45 di questi anni…anche se è Fontanafredda!

I miei amici barolisti sfegatati al limite dell’autolesionismo su RexBibendi e il Franco Tiratore sicuramente storceranno il naso di fronte a ciò che sto per scrivere e mi diranno di cercare altri vini ed altre annate però oggi lo devo dire, un Barolo Fontanafredda del 1962 è un GRANDE VINO. Certo, lo so che il 1961 è una delle annate “grandi” e il 62 no e lo so che per un Fontanafredda qualsiasi ce ne sono a decine di migliori ma non è colpa mia se oggi era il 45esimo anniversario di matrimonio di mio zio e se l’unica bottiglia del 1962 che avevo in cantina era proprio questa…bottilgia fontanafredda 62.
Aperta con la consueta maestria dal sottoscritto dopo aver letto sul cartellino penzolante dal collo della bottiglia che recitava “Fontanfredda LA grande azienda vinicola piemontese” e che mi consigliava di bere il vino tra i 20 e i 22 gradi (cioè la temperatura ambiente qualche decennio fa…ora invece mi pare sia 18-20!), ammiro il tappo intatto e integro e decisamente corto (la lunghezza oggi di un IGT da 5 euro) tappo barolo fontanafredda 62. Evitando il decanter per salvaguardare il vino da shock ossidativi, ecco che con mia sorpresa nel bicchiere scivola un liquido aranciato dai riflessi bellissimi e di una limpidezza quasi sospetta! Giusto una decina di secondi perchè se ne vadano un pò di arie di chiuso ed ecco che cominciano a stagliarsi sotto il naso note di tartufo, di goudron, di lacca, smalto, di ruggine e un humus settembrino, appena mescolato ad una grassa liquirizia e della prugna secca. Non si sono molte note floreali (nemmeno le mitiche “cimiteriali” che un grande degustatore mi fece scoprire) e la poca frutta che è rimasta è decisamente sotto spirito però le note terziarie bastano e avanzano per il momento!
Nel bicchiere barolo 62 bicchiere intanto il vino prende coraggio e anche io mi decido a berlo rimanendo colpito dalla vivacità del vino stesso, altro che vino andato! C’è una freschezza discreta, un alcol che non prevarica e un tannino quasi dolce (seppure ancora presente!). Finale liquirizia e balsamico che non se ne vanno prima di una decina di secondi. Che vi devo dire, visto che un Fontanafredda (già MPS nel 62…) regge così il tempo ed è quasi piacevole oggi, cosa doveva essere il 1961 degustato lo scorso Aprile a Torino??? Se siete curiosi di scoprire cosa si sono bevuti nella verticale di Monfortino leggete qua ma se non vi avanzano 300 euro e passa, secondo me potete anche provare a stappare qualche bottiglia nella vostra di cantina (statisticamente un barolo degli anni 60 ce l’abbiamo tutti!!!). Non sarà un grande Barolo ma probabilmente mi pare di cominciare a capire che se è un Barolo, non è mai da sottovalutare…e se lo dice uno che continua pervicacemente a preferigli sempre e comunque un Brunello, credeteci!
p.s.
Per chi volesse provare su Ebay lo vendono a 49 euro.

English summary:
Last saturday was my uncle’s 45 anniversary of marriage so I found in my cellar an ancient Barolo 1962 Fontanafredda bottle. I decided to try opening it to discover what can be now this “normal” Barolo, not so celebrated worldwide and in Italy more know for the quantity of bottles than for the quality of the wine…And for my surprise was quite good with goudron and liquorice, sweet humus, earthiness and some old plum. In mouth was yet alive with good freshness, soft tannins and a still present body. After all a good and unexpeted surprise, since the 1962 vintage was not so good as the 1961 (but as some said to me, maybe in the ’62 wines they used a bit more of ’61 than what they could…). If you found a bottle for less than 40 € pick it up and try but if you are really looking for a fantastic old Barolo, look for Aldo Conterno’s or Mascarello’s wines.