Amici di Bevute in Toscana: Chianti Classico e Montalcino raccontati da Angelo di Costanzo

La mia posizione (nel senso di PR di Google) mi permette di dare spazio e voce a qualcuno di quei tanti sommelier italiani che scrivono di vino in maniera sincera ed appassionata e che riescono sempre a distinguersi per imprese e iniziative interessanti. E così, dopo l’esordio di Giulia, ecco a voi la stella nascente della sommellerie del Sud Italia ovvero Angelo di Costanzo, fresco vincitore del Concorso Miglior Sommelier della Campania che se vi ricordate nei commenti qui aveva lanciato la proposta (e l’invito) ad unirsi a lui per il prossimo tour toscano in programma nei giorni scorsi. Per chi non si è accodato, eccol il suo racconto, buona lettura e benvenuto Angelo sul mio umile blog!

C’erano sei napoletani, sei puteolani e due americani… Potrebbe essere l’inizio della più classica delle barzellette in realtà è semplicemente il racconto di tre giorni di scorribande e libagioni per le storiche verdeggianti colline del Chianti Classico, di Montalcino e della Maremma Toscana.

L’allegra brigata di “Amici di Bevute” (giuro di non avere mai avuto la sensazione di quanto fosse appropriata questa definizione prima di adesso) si è radunata di primo mattina lunedì 30 presso L’Arcante e sancite le ultime raccomandazioni di rito è iniziato il viaggio, direzione Greve in Chianti. Lungo l’autostrada del sole tutto è filato liscio e chilometro dopo chilometro siamo giunti in terra di Toscana, prima tappa l’antica Macelleria Falorni a Greve in Chianti che dal 1729 rimane un luogo di riferimento assoluto per il prodotto tipico locale, anche se a dire il vero che con la crescita esponenziale soprattutto negli ultimi anni ormai della vecchia Macelleria Falorni di Giò Batta ne rimane giusto qualche testimonianza nei reperti “archeologici” in bella mostra nei locali.

Il banco macelleria è un capolavoro di lobate e bistecche di Chianina, costate di cinghiale, ventresche e salsiccie di Cinta Senese; il senso di compiutezza dell’espressione del territorio lo si ha solo dopo l’assaggio durante le continue degustazioni della saletta dove una miriade di prodotti in degustazione danno l’idea dell’offerta di casa e diverse Enomatic spruzzano chianti classico a go go!
Una telefonata ci obbliga a raggiungere Villa Nozzole dove ci attende per il nostro tour nel meraviglioso mondo delle Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari (a cui vanno mille ringraziamenti per averci accolti con tanto garbo e disponibilità) il buon Filippo Volpi che scopriremo poi essere non solo un grande conoscitore e comunicatore del territorio chiantigiano ma anche ottimo connosseurs delle nostre terre partenopee per aver a lungo lavorato in Campania in passato.

Villa Nozzole è un sogno, 600 ettari di terre a perdita d’occhio in corpo unico, non comune qui nel chianti classico. La Villa di stile colonico perfettamente restaurata domina tutto il paesaggio, dopo una scarpinata in lungo ed in largo per le splendide vigne di sangiovese tenute a mò di giardino ci siamo rifugiati nella bottaia dove il fresco naturale ci ha un pò rinsaviti della cuticola esterna.

Botti, tonneau, barriques e pièces di diversa natura e capacità a seguitare intuizioni ed intenzioni che senza stravolgere la tradizionale vocazione di questo territorio volgono a rendere sempre nuova e dinamica l’immagine di un chianti classico sempre più al centro del mondo dopo le ultime notizie da Montalcino. A Nozzole le uve sangiovese dànno vita a tre chianti classico tra i quali mi sembra doveroso esaltare il Riserva La Forra che rappresenta davvero un fuoriclasse per la denominazione, prodotto in quantità limitata per una resa per ettaro davvero irrisoria, è un pò la memoria storica della tenuta, è ricco, polposo, intenso e complesso, pieno e concentrato, di grande armonia ed equilibrio.

La degustazione tecnica che ci ha visti tutti intorno ad un grande tavolo ci ha aperto le porte di tutto il patrimonio di vini di delle Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari, dai progetti in Bolgheri, nella Tenuta Campo Al Mare, ambiziosi, che già vede primeggiare il suo Bolgheri rosso come il migliore per rapporto prezzo-qualità, a quello a Montecucco dove la regola numero uno è frutto e bevibilità; I Vini di Nozzole e della Tenuta Cabreo sono espressione di autentica eleganza e longevità, la nuova azienda di Vigna a Porrona in Maremma sarà il futuro da non perdere di vista. La cena in villa ci ha visti ospiti di una esemplare e aggiungerei magistrale interpretazione della cucina chiantigiana, dai magnifici salumi di Cecchini ad uno straordinario ragù di Chianina, dalla cacciagione (anatra e pollo ruspante) arrosto con patate sino ad un gustoso Tiramisù zabaione di Vin Santo Nozzole Riserva ’96.

Un grazie di cuore a Graziella e a Mario, se questa giornata rimarrà memorabile è anche grazie alla loro cura e dedizione. L’indomani di buon ora ricca colazione e partenza per Montalcino, qui guidare è divenuto entusiasmante lungo le più belle colline del chianti sino ad arrivare dove l’emozione diviene fibrillazione e dove lo stupore lascia spazio alla coscienza che qui a Montalcino si vive su di un altro pianeta tanto lontano dalla nostra quotinianità tanto vicina ai confini di tutto mondo.

La tenuta La Fuga non è grande, anzi tutt’altro, a vederla così incastonata tra le vigne di Antinori a Pian delle Vigne, di Castello di Camigliano e Frescobaldi vien da pensare quale strenua lotta abbia dovuto affrontare per resistere alle tentazioni di voracità di questi colossi, ma qui la terra più che un valore economico assume un valore talmente empirico che le poche bottiglie qui prodotte rendono testimonianza di un patrimonio culturale e morale unico ed irripetibile più che di uno spirito imprenditoriale.

La Cantina è un piccolo gioiello tirato a nuovo ricolmo di Tonneau; si possono ammirare a riposare le annate 2004, 2005, 2006, 2007 di Brunello e le loro riserve in una armonia di legni francesi di primissima qualità sovrapposti ed incastonati in piccoli anfratti al buio ed alla frescura del seminterrato. Il Brunello Riserva 2003 Le Due Sorelle assaggiato rimarrà vivido nella memoria per la incomparabile eleganza che esprime con questo vino il sangiovese grosso. Un giri in giro per le vie ilcinesi ci ha condotti all’Osticcio, antica osteria, l’unica a Montalcino a poter vantare una proposta di vini straordinariamente ampia e profonda (nelle annate) con vini provenienti da tutto il mondo, segno di grande intelligenza e voglia di confronto, dura da venire condivisa qui a Montalcino.

Un pranzo fugace, a parlar di vigne e vini dell’areale e di tutto quello che il mondo del vino deve mettere in atto per non perdere contatto con l’appassionato di turno, insomma un merito immenso alle Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari che ci hanno concesso questa due giorni entusiasmante e senza remore un accorato stimolo nel continuare a fare di queste iniziative il cuore del nostro modo di vedere il lavoro di comunicatori del vino: “Amici di Bevute” continua a guardare lontano, oltre, sempre.

5 thoughts on “Amici di Bevute in Toscana: Chianti Classico e Montalcino raccontati da Angelo di Costanzo

  1. Silvia says:

    prima di tutto aperta parentesi complimenti per i video metallari arrivati alle stelle su youtube! 🙂 sono orgogliosa di te chiusa parentesi!
    poi cosa dire su tenuta folonari che oltre che avere dei vini meravigliosi, è un luogo meraviglioso!
    Silvia

  2. Angelo says:

    Ciao Andrea, grazie per lo spazio, sono davvero felice che i miei racconti possano essere raccontati anche agli utenti del tuo blog…sai amo molto scrivere, lasciare traccia delle mie esperienze, sono molto meno “telegenico” di te che sembri essere stato svezzato già durante le prime ecografie tanto sei sciolto, pertanto vado giù di penna.
    Ci vediamo domenica.

  3. Andrea Gori Andrea Gori says:

    @silvia, felice di renderti orgogliosa…venerdì prox vieni allora a trovarmi?
    @angelo: in effetti in video mi ci sono ritrovato spesso e volentieri anche prima del Tube, la mia più grande performance fu ai mondiali in Germania quando la Rai mi intervistò prima di Italia-Rep Ceca e consigliai al mister di mettere inzaghi…e sappiamo come andò a finire!

  4. Angelo says:

    Se hai cinque minuti lasci qui http://www.vinix.it/myDocDetail.php?ID=1608 la tua opinione in merito

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