Anteprima God Save The Wine a Firenze 23 giugno: Mattia Barzaghi e la rivoluzione della Vernaccia

Continuiamo a presentarvi le aziende che il prossimo 23 giugno animeranno la serata (e nottata) a Villa Bardini . Per ciascuna, pubblicate anche su FirenzeSpettacolo cinque domande su il vino e il momento che stiamo vivendo e ovviamente qualche dritta per  i prossimi mesi! Parliamo con Mattia Barzaghi che ha contribuito a cambiare il mondo della Vernaccia di San Gimignano ed affermarla come grande vino bianco sia da giovane sia come vino da lungo affinamento e soprattutto un tipo che è sempre disposto a mettersi in gioco…

Ciao Mattia, c’è chi dice che la Vernaccia non sia più la stessa di qualche anno fa, pare infatti che grazie e nuovi produttori che alcune già affermate realtà, sia un vino rivalutato e sempre più ricercato…il tuo inserimento nel festival ci pareva obbligatorio! Benvenuto al festival God save the wine…

Da cosa o da chi va salvato il vino?

Da le elite che lo imprigionano, da chi ne fa solamente accademia, gli dobbiamo molto è vero in quanto a ciò che hanno insegnato a generazioni di appassionati di vino ma oggi siamo arrivati un pò oltre…

La tendenza del vino nell’estate 2010, o meglio cosa impareremo di nuovo sul vino quest’estate

Più che una tendenza, direi un desiderio ovvero mi piacerebbe che si imparasse a capire la gioia e l’impegno che si prova nel farlo, quindi consideriamo il vino  un sano divertimento, e non solo un esercizio di stile. Così come il farlo è al tempo stesso serio ma gioioso, che lo sia anche berlo…

Ormai il rosso in frigo comincia ad non essere più un tabù , quali consiglieresti e perchè?

Non sono molto dogmatico al riguardo e non pongo limiti, basta che questo vino ti faccia felice berlo da frigo… Se devo fare un nome sicuramente il mio Mezzanotte, un sangiovese diritto e immediato con un tannino leggero che non si accentua con la bassa temperatura e anzi, beneficia non poco in piacevolezza!

Il più bel luogo dove vorresti che fosse bevuto un tuo vino in questi mesi (e non è detto sia a tavola…)

Il vino è uno dei pochi prodotti che non può prescindere dalla compagnia con cui viene bevuto, quindi direi ovunque dalla spiaggia al ristorante. l’importante è “con chi”! Se si vuole condividere un momento di felicità…il vino è un collante unico!!

Un abbinamento insolito con un piatto al ristorante che dovremmo provare

Il nostro vino forse più rappresentativo ovvero la Vernaccia di San Gimignano Zeta con una bella insalata di verdura, frutta e crostacei mentre vedrei molto bene una battuta di fassona al coltello per Impronta, la Vernaccia più diretta che abbiamo, che non vede legno ed è molto immediata: in genere sulla carne cruda si propongono rossi giovani resi inutili dall’usanza di aggiungere il limone sulla carne e dalle salse di contorno,  diciamo che Impronta sostituisce alla grande il limone…e anche qualche salsa!

Estate, tempo di tormentoni: una canzone che si abbini al tuo vino

Ti propongo addirittura quattro abbinamenti sperimentati: per il mio Sangiovese più strutturato ovvero “Sciamano” sicuramente “Learning to fly” dei Pink Floyd, per la nostra Vernaccia Riserva Cassandra “One” degli u2 , per la Vernaccia “selezione” Zeta “Hotel california” degli Eagles e per il rosato..che in questi giorni da poco in bottiglia è pimpante e mette voglia di ballare, ecco.”Born to be alive” di Patrick Hernandez.

E noi ovviamente scegliamo di ballare…

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Vini in degustazione:

  • Vernaccia di San Gimignano Zeta 2009
  • Vernaccia di San Gimignano Impronta 2009
  • Sorriso Toscana IGT Rosato 2010