Barolo Borgogno Riserva 1961 : la riserva di Farinetti, o meglio di Bettini di Amerigo!

borgogno 1961 farinettiDi Farinetti ne abbiamo parlato abbastanza, direi, ma non è stato forse sottolineato che l’altro giorno alla Leopolda è stato ancora una volta al centro della scena per vari motivi e non ultimo quello che si è dimostrato molto gentile nel far assaggiare a quanti lo richiedessero un sorso del “suo” Borgogno 1961, ovviamente dopo aver chiesto il permesso al legittimo proprietario della bottiglia, ovvero il simpaticissimo Alberto Bettini della Dispensa di Amerigo cui la bottiglia è stata regalata insieme al Premio Eataly.

Così con la consueta faccia di bronzo che mi contraddistingue mi sono avvicinato e mi è stato servito da Alberto stesso una porzione di Barolo 1961.

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Ma com’era? Colore perfetto da nebbiolo di 47 anni ancora però vivo e splendente con una intensità cromatica per la tipologia davvero notevole e affascinante.
Nonostante fosse stato aperto da poco più di un ora, già il naso era un pout pourri elegantissimo di artemisia, humus, spezie, frutta candita, cuoio, corteccia di pino, rosa passita. Frutta sotto spirito, mirtilli e ribes, e una nota calda quasi balsamica tra l’anice e il cardamomo: veramente incantevole. Ancora migliore in bocca con una maturazione perfetta del tannino che si era fatto dolce e lineare ma sempre presente e leggermente mordace come si conviene. Acidità sempre viva e attenta, beva piacevolissima, finale persistente di frutta di bosco e humus autunnale.
L’aspetto più rivelante è comunque il fatto che nonostante la sala fosse gremita di altri Barolo, Amarone e vini notevolmente profumati e concentrati, questo Borgogno sapeva farsi strada e ammaliare qualsiasi palato.
Dai Oscar, dicci quante altre bottiglie ne hai ancora di questa meraviglia!null

16 thoughts on “Barolo Borgogno Riserva 1961 : la riserva di Farinetti, o meglio di Bettini di Amerigo!

  1. Davide says:

    Confermo!!!!!
    Mi è stato presentato in una degustazione alla cieca tra ‘amici’…è stata una vera sorpresa e soprattutto scoprire che avevo sbagliato di 20 anni!

    Un grazie sentito al Sig. Clerico Domenico

  2. tommaso says:

    grande…grandissima boccia!

    Tommaso

    O.T.: in bocca al lupo per Catania

  3. Andrea Gori Andrea Gori says:

    IT: Davide e Tommaso, cerchiamone un’altra! io in cantina ho un Fontanafredda Riserva 1961, posso aggiungerla alla serata…
    OT: crepi!!! (ma la sfilza dei pretendenti è lungaaaaaaaaaaa)

  4. Marco says:

    Ecco, questo articolo capita a fagiolo… Si trovano spesso in internet affari (o presunti tali)… per esempio il Borgogno del 61 o 62 a meno di 40 euro… Com’e’ possibile? C’e’ da fidarsi?

  5. Andrea Gori Andrea Gori says:

    allora innanzitutto il 62 è molto meno alto come livello di vendemmia rispetto al 61 anche se ho trovato bottiglie notevoli anche del 62, quasi sicuramente ritoccate con un pò di vino 61 in cantina ai tempi.
    Le quotazioni direi però che sono realistiche dato che non sono bottiglie che hanno mercato nè nelle aste nè, spesso, tra appassionati. Io una la comprerei…

  6. Nicola says:

    Ho aperto diversi Barolo Riserva della Borgogno, compreso il celebrato 1961: la bottiglia dura al massimo 20-30 minuti una volta aperta e nel bicchiere, poi sprofonda nella decadenza dei processi ossidativi che, per un vino restato così tanto tempo in assenza di ossigeno, sono alquanto rapidi e distruttivi. Mi stupisce rilevare che il “poco più di un’ora” dell’autore è nota temporale considerata come breve tempo…aver assaggiato tale vino dopo un’ora significa aver tenuto e bevuto un cadavere enologico nel bicchiere!
    Commenti degustativi fantasiosi e non corrispondenti certo allo stadio di riduzione del Barolo Borgogno 1961 degustato. Mi spiace si scriva ancora così male e così impropriamente di vino d’annata.

    Un umile wine-expert

  7. Nicola says:

    Tralasciavo di menzionare che cionondimeno il commento degustativo proposto dall’autore ben potrebbe attagliarsi al Barolo Borgogno 1961, se analizzato e goduto nel bicchiere entro lo iato temporale di vita concessogli dall’ossigeno: una facilità di beva estrema, i tannini quasi risolti e un nerbo acido che sorregge un’intelaiatura di frutto rosso infuso ma appena accennato dentro un bouquet di terziarizzazione aromatica con accenti di terra e di animale da grande barolo in sontuoso declino.

  8. Andrea Gori Andrea Gori says:

    nicola che ti devo dire? io ho scritto quanto sentivo nel bicchiere e mi pareva che fosse stata effettivamente almeno un’ora che fosse aperto e non so dirti come sarebbe stato dopo un paio di ore in bottiglia. Altre volte ho sperimentato e non posso confermare una emivita così breve nel bicchiere come tu riporti. Il fontanafredda 62 cui accenno per esempio almeno 5-6 ore in bottiglia aperta era ancora meglio

  9. Nicola says:

    Andrea, immagino che le scuole di pensiero siano essenzialmente due, e contrapposte: la prima, che fa uso del decanter o quantomeno del principio dell’aereazione prolungata del vino prima della degustazione, al fine di coglierne maggiori e più complete sensazioni gusto-olfattive, come asserisci tu; la seconda, alla quale io appartengo, che considera la decantazione e/o la prolungata ossigenazione del vino una pratica rara, mirata, e da riservarsi solo a vini che, per caratteristiche intrinseche, ne beneficino. Il Barolo d’antan, parlo di millesimi che per ragioni di lavoro e di piacere apro frequentemente, il 1967, 1964, 1961, 1958, 1957, 1955, 1945 e 1947 in rari, splendidi, esemplari, ma anche l’Amarone classe 1970, 1966 e 1964, tanto per citare alcune bottiglie di recentissima memoria degustativa o, per non restringere il campo di discussione, altri vini d’oltre confine con alle spalle anni simili, essendo stati per così tanto tempo in un ambiente riducente (i.e. la bottiglia), appena a contatto con l’aria si aprono, scintillano nel loro crescendo ossidativo, e poi purtroppo muoiono, in un torno di tempo che, talvolta, è davvero breve. E’ il caso del Barol Borgogno Riserva 1962 ad esempio, o del Barolo Riserva della Castellana 1962, entrambi grandi bottiglie di annata normale, entrambi degustati nell’anno 2008 con piacere e una punta di rammarico, per il loro breve fulgido fiorire aromatico e appassire ossidativo, nel torno di 20 minuti. E le bottiglie citate, per completezza, provengono da cantine di proprietà, a temperatura e umidità costanti. Comunque, Andrea, apro una valenza amicale all’interno di questo spazio multimediale, considerato che il non luogo del blog permette una libertà di relazione interpersonale considerevole: sarà per me un piacere, se il caso e l’opportunità saranno concordi, averti a una degustazione enologica tra wine experts. Il vino è anzitutto terra di confine, tra luogo materiale e non luogo emozionale, battuta dai flussi di esperienze dell’uomo e, quel che è più, eccellente arena di scambio per consolidare o rivoluzionare le proprie conoscenze, sempre e comunque. Mi preme in finale ribadire che, cionondimeno, certi principi della chimica applicata al vino sono tanto chiari e inconfutabili quanto preziosi, perchè neanche una goccia di piacere, e di scambio, che spilla dalla bottiglia, vada perduta. Nicola

  10. Andrea Gori Andrea Gori says:

    bellissimo intervento nicola e mi precedi nel chiederti un incontro a bocce aperte per continuare a discuterne. Nella mia limitata esperienza ho riscontrato molti casi di tenuta discreta delle bottiglie aperte ma come dici tu, di emivita brevissima nel caso di utilizzi di decanter e simili.
    Quindi sarò felicissimo se capiterà l’occasione di assaggiare qualcosa insieme a te/voi per provare con mano la questione, anzi ho diverse bottiglie degli anni ’60 e ’70 (Toscane ovviamente) da portare in prova.
    Sentiamoci e grazie dei tuoi interventi!

  11. Federico Arenzani says:

    salve a tutti… possiedo una bottiglia di barolo luino del 1975.
    qualcuno sa dirmi il valore indicativo?
    grazie…

  12. maurizio mari says:

    ho una bottiglia di Barolo Borgogno del 1961 riserva e una del 1982 riserva e del 1992 riserva + 2 del 1995 le metto in vendita o le apro cosa mi consigliate grazie in anticipo.

  13. Andrea Gori Andrea Gori says:

    la 1961 qualche soldo li vale e anche del 1982…prova a chiedere sul forum del gambero rosso ma accertati prima del loro stato di conservazione!

  14. simone says:

    ciao io ho due bottiglie di borgogno del 64 c è qualcuno interessato?

  15. Gianni says:

    Mi avvicino da profano al vostro blog, cercavo notizie in merito al Barolo Borgogno Riserva 196, bottiglia che mi è stata regalata recentemente, acquistata da Eataly a Genova per un valore di € 470,00.
    Non sono un intenditore e non mi ritengo in grado di apprezzare tale valore, sono pertanto disposto a cedere la bottiglia a chi più di me la sappia valorizzare.
    La offro a metà prezzo.

  16. Andrea Gori Andrea Gori says:

    Salve Gianni! posso provare a spandere la voce ma si tratta di bottiglie dedicate ad appassionati veri della materia quindi non facili da trovare.
    Il mio consiglio è di gustartela, magari a Pasqua o una bella domenica di sole prossima ventura.
    Ciònonostante, ti faccio sapere!

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