Barolo vs Brunello: due mondi, due vitigni, due terroir per l’Italia del vino di ieri e di domani

Due vitigni, due mondi, due scuole di pensiero e ieri (qui tutte le foto)  anche due modi molto diversi di interpretare la tradizione. Con spinte innovative e quasi spiazzanti in un primo momento (versante Aldo Conterno, complice un’annata straordinaria come il 2004) e con un arroccamento coraggioso e controcorrente negli ultimi anni ilcinesi ma che sta pagando (versante Mastrojanni).

E così i due grandi protagonisti di ieri sera non potevano essere due vini più diversi con un Barolo Romirasco 2004 a fare la parte (inedita) del vino pronto immediato, dalla beva quasi dolce e immediata e dalla complessità già mpressionante e un Brunello 2001 Schiena d’Asino che lungi da prontezza e maturazione si presentava ancora in evoluzione, con un frutto pieno e carnoso e un naso tutto da decifrare.

Gli altri vini hanno condotto la serata affascinando per profumi e tonalità boiseè intense e minerali con un Bussiador 2005 carnoso e morbido, un Favot dal tannino scoppiettante e un naso quasi da bordolese di rango e la coppia di Brunello 2003 e 2004 che mostravano quanto la stagione e il millesimo possano marcare un vino quando è strattamente legato al terroir dove nasce. E quindi un 2003 già pronto morbido e succulento e un 2004 (in anteprima, campione fuori commercio) molto indietro, dal naso già splendido ma con una bocca davvero ai primi cenni di bevibilità che mostra tutti i suoi muscoli facendo solo intravedere il grande vino che sarà a partire (stimiamo) almeno da dopo la prossima estate.

Chiusura sul VinPepato (l’unico liquore su MySpace) e il suo dolce amaro corroborante alcol che ha chiuso la serata sulle dolci note senesi di Ricciarelli e Panforte Masoni, a suggello di un confronto che non può che mettere in evidenza ancora una volta che l’Italia nel mondo è e deve essere ancora e soprattutto Nebbiolo e Sangiovese (non necessariamente in questo ordine…).

Foto già su Flickr e video già su Youtbe, giusto per chi non c’era.