Benvenuto giardino o strategia elettorale?

Bella partecipazione di gente del quartiere ieri pomeriggio alla inaugurazione del giardino di via del Pesciolino, c’era il clown Giacomino  a far divertire i bambini, c’erano mamme e bambini a cui è dedicata un’area giochi, c’erano ragazzini un po’ più grandi che hanno trovato uno spazio per giocare al pallone, c’erano le persone della terza età che tra poco avranno a loro disposizione un bocciodromo, ma soprattutto c’era davvero tanta gente di tutte le età di Pesciolino (compreso il mitico condominio con blog) e delle strade vicine che si sono ritrovate con gioia in questo giardino che sembra fatto apposta per passare un po’ di tempo a leggere o a chiacchierare con gli amici seduto su una delle tante panchine.

Non c’erano però i ns. amici cani, anche se è stata prevista un’area apposta per loro a margine di questo spazio. Il presidente del Quartiere 5, Stefania Collesei, si è fatta portavoce delle “tante” voci che ha sentito appena è arrivata e ha chiesto al microfono di tenerli esclusivamente nello spazio a loro destinato.

In quel momento mi è sembrato di essere al cinema a vedere un film di fantascienza e ho “visto” una scena in cui si vede l’umanità costretta a vivere in spazi precisi e determinati (da altri) e quindi qua i cani, là i bambini, là ancora gli anziani (o vecchi) e mi è venuto da pensare: ma allora  i nonni non potranno più portare i propri nipotini ai giardini, perchè gli uni dovranno stare nella zona bambini e gli altri nella zona anziani? Mah, speriamo che sia davvero solo un film!

Dopo il discorso e i ringraziamenti a chi ha contribuito alla riuscita dell’opera, la festa è continuata tra bibite  e chiacchiere.

Non sarà strategia elettorale vero?

La mia mente è poi andata a qualche anno fa quando gli abitanti di allora della via del Pesciolino (una ventina di famiglie) si videro recapitare a casa dei pieghevoli a colori con tanti bei disegni e tante belle parole che illustravano come la zona sarebbe stata “riqualificata”: avremmo visto giardini, asili per i bambini, negozi e parcheggi. Che bello hanno pensato in molti.

Che brutto, diciamo ora in tanti dopo che abbiamo visto gli alberi trasformarsi in mattoni e cemento e perdipiù tanto ma tanto alti da rubare il sole.

Non mi riferisco agli alberi che sono stati abbattuti per far posto alle case ma a quegli alberi disegnati sul progetto e che poi oggi sono diventati una torre di ben 9 piani!