Brunellopoli: contro i blocchi alle frontiere ecco i blocchi alle cisterne…lettera al Sindaco di Montalcino

Dato che ormai non so più tenere una penna in mano e la mia calligrafia ormai è al tardo sumero come chiarezza, uso il blog per indirizzare al Sindaco di Montalcino una lettera petizione lanciata da Daniele Cernilli, direttore Guida dei Vini del Gambero Rosso, che mira a far fare un atto di trasparenza e rilancio dell’immagine di correttezza e pulizia del Brunello di fronte alle ultime preoccupanti notizie internazionali (vedi KelaBlu, WineNews , Vino al VinoVinoWire).

Signor Sindaco,

mi permetto di scriverLe questa lettera per provare a dare un contributo, attraverso una proposta, per affrontare in modo positivo alcuni dei problemi che hanno colpito e stanno colpendo l’immagine di Montalcino e dei suoi vini.
Le indagini in corso, doverose e nel merito delle quali non intendo assolutamente entrare, hanno in una certa misura appannato il prestigio nazionale ed internazionale del Brunello di Montalcino, e la situazione potrebbe rivelarsi preoccupante non solo per gli evidenti danni commerciali che le aziende, coinvolte o meno, stanno ricevendo, ma anche, e di conseguenza, per i livelli occupazionali della zona e per l’economia generale del Comune, ed è per questi ultimi motivi che mi permetto di rivolgermi a Lei.
Ci sono stati dei controlli sulla veridicità dell’Albo dei Vigneti, e, come Lei sa bene, solo una minima parte non è risultata in regola. Gli eventuali problemi legati all’uso illegale di vitigni diversi dal Sangiovese per la produzione del Brunello, a mio sommesso parere, potrebbero essere dovuti ad altre ragioni.
Se fossero ad esempio dovuti ad un’ illegale aggiunta di vini trasportati a Montalcino da altre zone, magari nottetempo e con automezzi privi di documentazioni ufficiali, come viene adombrato da qualcuno, al fine di fugare eventuali dubbi e di impedire il traffico illecito, qualora avvenisse, la questione potrebbe essere affrontata nel modo con il quale è stato fatto in alcune regioni vitivinicole della Francia.
Sarebbe sufficiente vietare in tutto il territorio comunale il trasporto di vini sfusi provenienti da fuori, in contenitori superiori ai 5 litri, con deroga, a chi ne facesse espressa richiesta. E che dovrebbe comunicare preventivamente i dati del vettore utilizzato, almeno due o tre giorni prima del trasporto, al Comando dei Vigili Urbani di Montalcino. Targa del mezzo, nome del conducente, motivo del trasporto ed, ovviamente, il percorso da effettuarsi all’interno del comune con destinazione finale.
Il sistema potrebbe essere completato con una sorta di ZTL, con previsti precisi varchi per gli automezzi superiori ad un certo peso, ai quali possa essere fotografata la targa, in modo da avere un ulteriore controllo attraverso il confronto fra quelle dichiarate nella richiesta d’ingresso in territorio comunale, e quelle effettivamente transitate sotto i varchi stessi.
Le segnalo che un sistema del genere, oltretutto allargato a tutti gli autoveicoli, è in funzione da diversi anni nel centro storico di Bologna, e che potrebbe chiedere informazioni ulteriori ai responsabili della viabilità e del traffico di quel Comune.
A coloro che fossero trovati sprovvisti di documentazione o che non avessero fatto richiesta nei termini stabiliti dall’Autorità Comunale,, verrebbero comminate gravi sanzioni amministrative, da stabilire in modo da rendere del tutto non conveniente correre dei rischi. Considerando che quasi tutti i trasporti di questo genere vengono eseguiti da mezzi di proprietà dei conducenti, il sequestro dell’autobotte e del carico potrebbe rappresentare un vero spauracchio in questo senso.
Concludo dicendoLe che sono convinto che la messa in atto di misure di questo genere non sarebbe solo un modo per evitare qualunque chiacchiericcio e qualunque dubbio sull’onestà dei produttori e sull’autenticità del Brunello di Montalcino, ma avrebbe anche un’evidente valenza promozionale nei confronti del pubblico dei consumatori, che si sentirebbe più puntualmente e più autorevolmente tutelato, in Italia e soprattutto nei Paesi esteri.

Scusandomi di averLa importunata con queste mie proposte, dovute solo alla considerazione che nutro per il Brunello e per i suoi artefici, cordialmente La saluto.

Andrea Gori
www.sommelierinformatico.it

(nonchè acquirente di decine di casse all’anno di Brunello per la Trattoria da Burde a Firenze)