Caiarossa e la biodinamica toscana a God Save the Vinitaly martedì 9 aprile a Verona Hotel Due Torri

Siamo a Riparbella in provincia di Pisa, nell’immediato entroterra di Rosignano e vicino alla costa con il mare che fa sentire le sue influenze nel terreno e nell’aria. Al contempo siamo in collina e le temperature miti e fresche garantiscono profumi e protezione dagli eccessi di temperatura quindi eleganza, saporosità e note mediterranee si fondono nelle uve naturalmente in contatto stretto con il territorio grazie alle pratiche biodinamiche che regolano il lavoro in campo e anche in cantina come scoprirete durante la serata speciale a Verona al Due Torri Hotel! 

Le uve sono principalmente francesi ma c’è anche un grande spazio per il sangiovese particolarissimo che cresce in queste condizioni. Ne parliamo con Emilio, direttore commerciale:

Da cosa o da chi va salvato il vino?
Un pericolo per il vino Italiano è sicuramente la grande burocrazia italiana che grava soprattutto sulle piccole aziende. Questo perché il carico burocratico è il medesimo che si parli di industria vitivinicola o che si parli del piccolo contadino produttore di vino.
Invece di andare verso la semplificazione come promesso da più voci governative il carico burocratico è moltiplicato a dismisura incidendo sui costi di produzione aziendali. Considerando che le piccole aziende seguono integralmente il processo di produzione, dalla coltivazione dell’uva, alla vinificazione, all’imbottigliamento e alla
commercializzazione coloro che si dedicano a queste operazioni impiagano gran parte del loro tempo alla compilazione di moduli e alla comunicazione di informazioni ai numerosi enti preposti al controllo.
Fra i primi e più attesi provvedimenti del Governo Monti, ispirato a criteri di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, è stato emanato il Decreto-legge 9 febbraio 2012, dal significativo titolo “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”, (a sua volta con il titolo “Semplificazione dei controlli sulle imprese”) che avrebbe dovuto portare all’emanazione di regole relative a proporzionalità dei controlli, eliminazione di attività di controllo non necessarie, coordinamento e programmazione dei controlli, collaborazione con i soggetti controllati, informatizzazione degli adempimenti. Oggi purtroppo solo ognuno di noi sa sulla propria pelle di quanti e quali controllori possono scorrazzare per la cantina e non sempre a fini veramente utili!

Cosa dobbiamo cambiare nella comunicazione?
L’approccio a Internet e soprattutto ai social Media. L’utilizzo degli strumenti che il
web.2 offre al produttore per dialogare direttamente con il consumatore con un audience
potenzialmente illimitata e non secondario , a costi accessibili, è ancora molto trascurato
per non dire sottovalutato nelle piccole realtà aziendali a causa soprattutto della
formazione degli addetti ai lavori.

Nuove opportunità e sfide globali, quali i mercati più promettenti e le strategie
più efficaci per farcela?
Il mercato Usa sembra un mercato destinato a crescere e diventare il principale mercato
di sbocco per i vini Italiani e di conseguenza anche per i vini Toscani. L’orientamento
del consumatore americano è rivolto all’importanza di saper raccontare il legame
vitigno territorio che diventa così un vantaggio competitivo. Il consumatore americano è
sempre più sensibile alla qualità alimentare e alla salubrità dei cibi, soprattutto le nuove
generazioni sono sempre più attratte dal vino e questo determina in prospettiva futura la
creazione di una solida e vasta base di consumatori che apprezzano il vino e riconoscono a
questo prodotto un valore intrinseco.
La caratterizzazione territoriale, il riuscire ad avvicinare il consumatore al territorio dove
il vino nasce, potrà essere un elemento distintivo per i vini di nicchia, affiancata dalla
notorietà del brand.
Dunque per penetrare in maniera efficace nel mercato sarà necessario vendere il concetto
Toscana che è il nostro vero patrimonio ed in questo la cucina italiana può esserci di
grande aiuto. Il vino e il cibo assumono un ruolo fondamentale in quanto divengono i
vettori e testimoni dei valori saldamente legati al territorio e alle proprie radici.

i vini che porterò saranno:

  • Caiarossa 2009 – IGT Toscana rosso
  • Pergolaia 2009 – IGT Toscana rosso
  • Caiarossa Bianco 2010 – IGT Toscana bianco
  • Oro di Caiarossa 2009 – Vino da Tavola bianco vendemmia tardiva

Caiarossa s.r.l
società agricola
Tel: 0586 699 016
Fax : 0586 696 749
www.caiarossa.com