Chianti Classico Collection a cena, tra Pinchiorri Arnolfo e…

Ben trecentocinquanta persone servite in due ore dall’aperitivo in piedi firmato da due grandi cucine toscane di livello internazionale come Gaetano Trovato di Arnolfo e la coppia Bassi-Monco di Pinchiorri e un banco immenso di dolci (quindici!) a chiudere tra grandi vinsanti e grappe. Serata di chiacchere e approfondimenti e primi commenti alle annate in assaggio che spesso a tavola trovano il loro vero ruolo e risultano molto più godibili che al banco di assaggio.Ecco un piccolo reportage con Leonardo Romanelli che assaggia il maialino croccante di Arnolfo

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e qui alle prese con la creazione di Italo Bassi e Riccardo Monco a base di trippette di cappasanta.

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Ci sediamo ai tavoli e ci viene servito un menù efficace senza eccessi, e ovviamente a me e al Romanelli non ci si fila nessuno quindi siamo al solito tavolo in fondo al buio, coccolati però dai sommelier in servizio che si aggirano tra i tavoli con la consueta perizia nonostante le centiaia di bottiglie a disposizione dei commensali.

Assaggi e riassaggi (un Castello di Monsanto 1999 da applausi e diverse chicche regalateci dai produttori) e si arriva ovviamente a parlare di Sanremo e Autoctoni con lo scontro Malbec- Belen e Cannonau Canalis:

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Tre portate tre tutte di ottima fattura, coraggioso ma ottimo il risotto al Chianti Classico con gallinacci e pere scottate, e saporoso il cuore di bue su tortino di patate dolci e cipollotti caramellati poi il tripudio di dolci servito su un bancone lunghissimo nella sala degli assaggi, a movimentare e dettare i ritmi di una serata oggettivamente mai stancante.

Ecco Francesco, il nuovo maitre patissiere di Galateo che presenta le sue creazioni, tutte di livello buono, qualcuna eccellente e molte di impronta territoriale (tra un Cremoso al trebbiano vendemmia tardiva con mirtilli di Montemignaio, una Mousse di cioccolato al’extra vergine DP con cuore di vino Chianti Classico , e un Tortino di mele caldo con vellutata allo zafferano del Chianti la scelta non mancava anche in questa sezione).

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Giungiamo alla fine (ma son passate solo poco più di due ore) ecco il giudizio di Leonardo Romanelli:

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