Come Eravamo: l’esordio al Miglior Sommelier Toscana 2006 e l’ultimo saluto a Carlo Pratovecchi

Estate tempo di deframmentazioni del disco rigido e pulizia dell’immane quantità di cianfrusaglie accumulate nei mesi scorsi… Cercando di liberare spazio trasferisco gli oltre 2 GB di backup del mio glorioso Nokia 7610 e mi imbatto in due inediti da paura ovvero la mia esibizione al Concorso Miglior Sommeler della Toscana 2006, tenutosi il 27-28 Marzo 2006 in quel di Pietrasanta, in concomitanza con il Premio Versilia. Partecipai veramente con pochissime speranze in cerca di un pò di esperienza ma si rivelò un trampolino di lancio incredibile con ricadute oltre ogni mia immaginazione. Qualche mese prima mi era capitato di arrivare in semifinale agli Italiani a Cagliari ma ero veramente lontano dai primi (vinse Perazzo su Gargiulo e Bacilieri quella volta); se non altro mi resi conto che cosa voleva dire gareggiare e in 5 mesi di studio notturno con il piccolo Malwin in collo (non ha mai dormito fino ai due anni il signorino…) mi presento a Pietrasanta davvero con l’animo di chi non ha nulla da perdere e nessuna speranza di guadagnare alcunchè. Però poi ti capita che azzecchi diverse domande, i vini alla cieca li riconosci e finisci sul palco.

Poi lì avviene l’incredibile ovvero che Andrea Balleri (già finalista l’anno prima) si impappina sul servizio e fa un pò troppo lo spiritoso con i clienti, Cristiano versa due gocce di troppo sulla tovaglia e soprattutto mi viene da abbinare un Capriolo in Salsa Cumberland con un Sangue di Toro ungherese, semisconosciuto vino rosso a base di Kadarka che stupisce e conquista la giuria (Roberto Gardini soprattutto) e il discorso cambia in un baleno.

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Mi dice pure bene sui vini alla cieca con 3 quasi riconoscimenti (Sauvignon per un uvaggio Sauvignon-Ribolla per il primo vino, Sangiovese-Cabernet per il Nantia di Badia a Morrona, “passito del nord est” per un Ramandolo).

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Ngjk–LOneQ[/youtube]

Ed ecco che mi ritrovo, sia pure di poco, campione…

E quindi rivedere queste immagini (filmati direi è una parola un pò forte vista la bassissima risoluzione) fa un pò tenerezza ma magari è di conforto su chi sta iniziando adesso la preparazione al Trofeo Berlucchi per Settembre: siete già in tanti migliori di me!

Non era assolutamente previsto ma proprio stamani mentre scrivevo questo post mi è arrivata la notizia che Carlo Pratovecchi, glorioso e dolcissimo rappresentante degli Agricoltori del Geografico, si è spento la scorsa settimana. Ne parlo qui perchè di lui me ne ricorderò sempre perchè quel giorno a Pietrasanta ero talmente sicuro di NON andare in finale che non avevo con me il mio cavatappi e andai al suo banchino e me ne prestò uno nuovo fiammante. Manco a dirlo funzionò alla perfezione sul tappo della bottiglia sul palco e da allora è un pò il mio talismano. So che i miei saluti ce l’hanno fatta ad arrivare a Carlo in ospedale insieme all’abbraccio e al calore di tanti suoi colleghi.

Impossibile non affezionarcisi e a non stimarlo, mancherà a molti e pure a me, spero proprio che lassù abbia trovato del buon vino come quello che faceva portare da Burde.