Come farsi una cultura grand cru in due ore: intervista ad Andrea Formigli della Vinoteca al Chianti

chambertinSono appena rientrato da una delle degustazioni “open” più interessanti e ricche della mia breve carriera da sommelier. Nel giro di 3 stanze e di poche ore, è stato possibile compiere uno straordinario tour dei vini francesi. Volevate conoscere la Loira? Ecco Didier Daguenau coni il suo Buission Renard, Alphonse Mellot con il suo Sancerre Cuveè Edmond Vielles Vignes. Loira biologica e chenin blanc? Ecco Bise Pierre con il suo Roche aux moines. Borgogna bianca? Bonne du Martray Corton Charlemagne e Bouchard Pascal con il suo Vaudesir Grand Cru Chablis, magari inframezzati da un Vougeot Les Cras del Domaine Bertagna…martray
Ah già, in Borgogna mi pare che fanno pure i rossi, allora quasi quasi assaggio lo Chambertin di Trapet e lo confronto con Amiot Pierre et fils Morey St Denis Clos de la Roche.
Come se non bastasse, aggiungiamoci alcuni mostri sacri del Rodano come Guigal ,Chateau Grillet, Vieux Telegraphe e in asoluto il produttore che mi ha sorpreso di più (e che finora non avevo mai assaggiato) ovvero Chateau de Beaucastel con un grandioso Chateneuf Rosso ma soprattutto un monumentale Chateneuf Bianco 100% Rousanne che aveva dell’incredibile. Tralascio il discorso champagne (80 etichette!) perchè meriterebbe un post e una manifestazione a parte e lascio la parola ad Andrea che in questa mini intervista ci spiega perchè questo evento.
Aggiungo qui solo il mio personale grazie al Formigli e a tutto lo staff sempre impeccabile della Vinoteca (tra cui molti sommelier Fisar, chapeau) perchè con eventi come questo anche un sommelier di periferia come me può colmarsi diverse lacune e capire veramente cosa singnifica la parola terroir in Francia…eventi ancora più preziosi perchè realizzati in proprio con le proprie bottiglie “private” senza appoggio di associazioni e sponsor. Che invidia!
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grillet

cote rotie