Da Milano a Trequanda per un Orcia DOC, la storia di Alberto Turri e Podere Albiano

Una sorta di fuga che in realtà è una riscoperta di vita e vitalità per un progetto coraggioso e rispettoso della natura ovvero una cantina immersa nella collina vicino Petroio nella selvaggia e fascinosa Orcia DOc a cercare il carattere del sangiovese in questa zona, quanto mai sapido, marino e squillante.Ecco come ci racconta della sua scelta di vita:

Anna Becheri, Podere Albiano e il lato selvaggio della val D’Orcia
Il nome del vino che assaggiamo è Ciriè come l’esclamazione dei contadini della zona che hanno visto rinascere la vigna dove in realtà c’è sempre stata. Ma non solo vigna, in realtà questa realtà di Podere Albiano nasce in un territorio selvaggio e complesso con olivo, bosco e altre colture che si alternano formando un mosaico molto particolare. Lo scopriamo insieme ad Anna durante Vinitaly 2013.

Il Petro di Podere Albiano e la sfida bordolese
Nonostante l’Orcia DOC nasca attorno al sangiovese, alcuni dei suoi figli più celebri nascono dalla straordinaria attitudine di alcune parcelle ai vitigni internazionali come merlot cabernet sauvignon e petit verdot che qui anche in piccola percentuale fa la sua differenza. Alberto Turri ci racconta l’azienda e come si compone, mentre assaggiamo questo vino compromesso storico ma gustoso e appagante.