Dagli inviati di Vino da Burde (con integrazione): Leonardo Vangi recensisce per voi ristorante il Vino by Enrico Bernardo a Parigi

Non so a voi, ma a me capita spesso che qualcuno mi chiami dai posti più disparati per farsi consigliare un ristorante (più spesso un vino a dire la verità…) e allora la mia condizione è sempre la stessa, ovvero io te lo dico però mi scrivi una recensione! Stavolta da Parigi uno dei nostri clienti più affezionati, Leonardo, mi chiedeva dove andare e non ci ho messo tanto a indirizzarlo verso uno dei posti che vorrei visitare il prima possibile, se non altro perchè rappresenta in teoria il sogno di ogni sommelier, ovvero un ristorante dove il cibo viene scelto in base al vino e non viceversa . Se non altro per vedere se questa rivoluzione copernicana è davvero un atto di megalomania come dicono molti oppure se una cosa fatta bene e con una sua logica…

Altre risorse in rete su Lavinium e Paolo Marchi.

Vai Leonardo!

Situato all’incrocio tra Rue de L’universitè e Boulevard de la Tour Maubourg, a due passi da Les Invalides, in una delle zone più eleganti e raffinate della capitale francese, in realtà questo ristorante di parigino ha ben poco.
Al di la’ di una tenda nera si schiude davanti a noi ” Il Vino” nato un’ anno fa dall”estro e la passione di Enrico Bernardo : luci bassi e soffuse, colori scuri, i tavoli per un massimo di sei coperti hanno diverse altezze e dimensioni.Da principio si respira un’atmosfera internazionale, tradita immediatamente dopo dal menù proposto, dove i vini francesi la fanno da padrone. Ma non è nei contenuti che il menù sorprende bensì nelle modalità di scelta dei piatti : una sfida accattivante quella di Bernardo che sembra voler affidare alle pietanze un ruolo di secondo piano, come semplice accompagnamento funzionale alla valorizzazione del vino scelto ; in cucina all’estro di un’equipe di chef internazionali , il compito di trovare la combinazione di sapori più adatta a valorizzare la scelta del vino del cliente, che aspetta ignaro di sapere cosa vi sarà nel suo piatto.
Decidiamo di lasciarci trascinare da questo gioco di attese e sorprese e scegliamo un menu alla cieca : due entrès, un plat e un dessert. Prezzo 95,00 euro.
Si comincia con un aperitivo servito al tavolo, un’interessantissima crema di latte aromatizzata al cardo, ( servita in un bicchierino di porcellana) la cui morbidezza è perfettamente sposata al Bauget che ci viene servito in abbinamento.Il primo antipasto accompagnato da un Sauvignon blanc 2006 freschissimo tradisce le attese : la sardina farcita di carote e spezie non lascia certo il segno. Ci conquista invece il secondo antipasto, un tenero branzino al vapore, accompagnato da cozze e vongole e bagnato da un’emulsione di latte al finocchio e spezie : il vino in accompagnamento stavolta è un pinot blanc 2007.

Il piatto principale è invece un’entusiasmante cannolo di lepre gratinato in forno, accompagnato da patate e chips di carote. Il vino abbinato , uno Chateau bordolese del 2004 (scusate ma non mi sono segnato il nome!) asciuga con personalità la selvaticità del piatto. Il finale è lasciato alla dolcezza di un biscotto artigianale al cocco, innaffiato da gelato alla pinacolada e colorato da bastoncini di ananas fresco : convincente quantomeno più del vino da dessert servito in abbinamento.
Sebbene la scelta dei piatti proposti non abbia sembrato seguire una linea troppo coerente, Il VINO merita senza dubbio una valutazione più che positiva, soprattutto considerando la professionalità del personale, la qualità del servizio e non di meno la coraggiosa scelta di re-interpretare con audacia il più riuscito dei matrimoni, quello tra vino e cibo”

Mi dispiace per la mancanza di foto ma all’interno del locale era tassativamente vietato fotografare…diciamo una pecca non da poco, unita al fatto che il sito web è un pò da tempo in alto mare. Ma ci fidiamo di Bernardo e sappiamo che rimedierà quanto prima!

Addendum 13 Novembre:

Ci giungono dall’attentissima gestione del locale alcune precisazioni che riportiamo.

nel menu complessivamente sempre 1/3 dei vini sono non francesi, questo significa che bisogna considerare la lista di vini al bicchiere (sulla sx del menu) e naturalmente anche tutti i vini ( altri 15-20 referenze) che sono serviti nei diversi menu tematici (parte dx del menu).

Nell’ abbinamento con il piatto principale, la lepre, penso abbia fatto un errore: non serviamo mai un Bordeaux nel menu alla cieca, infatti il vino che le è stato proposto è esattamente: Châteux Las Hormigas 2004 – Malbec –
Argentina.
Inoltre le passo alcune delle referenze internazionali che trova nel menu:
Australia – Chardonnay Adelaïde Hills
Germania – Mosella
Italia – Barolo Giovanni Rosso
Italia – Barbaresco  Giorgio Pellissero
Italia – Sauvignon Blanc. Collio – Cornas
Germania – Riesling  Rheinhessen
Ungeria –  Tokay Ungerese
Italia –  Birbet Malvirà
Argentina – Malbec

Le faccio queste precisazioni, semplicemente per evitare errori d’interpretazione, ed una erronea comunicazione.
Naturalmente i gusti sono gusti, ma noi tutti a IL VINO lavoriamo per lasoddisfazione del cliente, unendo la professionalità ad una sempre ricerca della qualità. Il nostro concetto si basa sulla semplicità degli ingredienti e sulla
volontà di far scoprire ed avvicinare il vino in maniera ludica e non complessata.
Siamo naturalmente molto orgogliosi che il nostro lavoro sia stato anche riconosciuto dalla prima stella Michelin.

Resto naturalmente a sua disposizione per ulteriori chiarimenti lei necessitasse. per cortesia, mi indica l’indirizzo della recensione, grazie.

Un cordiale saluto

Mary Bernardo
BERNARDO WINE S.L.
C/ Francesc Macia 404 – Urb. Les Ginesteres
08310 Argentona – Barcelona – Spain
Tel. +34.656365589 Fax +34.937972528
www.bernardowine.com