Dal Trentino la freschezza della Grappa e un nuovo modo di gustarla a tavola

Serata che ricorderemo a lungo qui da Burde, non solo per l’esordio per il grande pubblico del Sambudello sugli Spaghettoni Fabbri ma anche e soprattutto per la continua scoperta del piccolo microcosmo delle Grappe prodotte in questa regione, tra quelle con i criteri di qualità più alti e caratterizzata dall’uso dell’alambicco trentino che esalta sapori e morbidezze.  E una insospettata (qui tutte le foto) versatilità con gli abbinamenti salati…Elementi che abbiamo potuto assaporare alla grande con una serata ardita in cui la grappa non è diventata solo un fine pasto ma la protagonista assoluta della tavola rifinendo ogni piatto con i suoi aromi e la sua capacità di resettare, pulire e svegliare il palato. Dal baccalà mantecato abbinato con Grappa Traminer alla mousse di cioccolato con sale di Volerra con Grappa StraVecchia passando per Grappa Nosiola su riso ai fagioli e pancetta e Grappa di Teroldego sul Sambudello, un viaggio affascinante che ha colpito e lasciato il segno, ovviamente sempre di pari passo con i grandi metodo classico della regione che in parallelo alle grappe offrivano un percorso meno originale ma altrettanto godurioso. Perchè vogliamo riparlare del cervo mela campanina e Grappa Vecchia Riserva Giovanni Poli?

Un sentito grazie all’Istituto di Tutela della Grappa Trentina che ci ha fatto scoprire questo piccolo grande mondo antico che non rinuncia a confrontarsi con il presente comunicando in modo nuovo e originale vecchie virtù e saperi tradizionali.