Bella soddisfazione oggi nel leggere sul nuovo numero “estivo” di Decanter di una guida a Firenze molto particolare, descritta in termini entusiastici come una città dove si legge che scavando a fondo sotto la cartolina da turista ” there’s an alternative side to Florence’s wine scene that is growing dynamically. Young local wine lovers, foreigners with innovative ideas and new businesses are the pulse of Florence’s underground wine world“. Non solo la citazione della nostra bistecca e la nostra carta dei vini ma tante realtà piccole che mostrano un volto nuovo e interessante di una delle capitali del vino mondiali.E’ un piacere vedere insomma che è possibile comunicare ad alto livello e far scoprire alcune piccole gemme della nostra città che non siano sempre le solite celebrate eccellenze. Dobbiamo ringraziare Bernardo Conticelli e Viktoria Daskal per essersi lasciata guidare se adesso in Inghilterra (paese sempre chiave per i “fine wines”) e in molti altri paesi dove Decanter viene letto e ascoltaro la gente conosce posti come il Coquinarius, le Volpi e l’Uva, l’Enoteca Bonatti e tutti gli altri bei posti citati nel pezzo insiema ad alcune cantine outsider in cui crediamo molto anche noi (Lanciola all’Impruneta, Podere Petreto a Pontassieve…).

Insomma, indipendetemente dal fatto di essere stati inseriti,  uno sguardo nuovo alla nostra città, sempre accusata di essere impaludata e sempre uguale a sè stessa, ci stava proprio bene!