Diadema, il nuovo Made in Italy nel vino e il vino senza brillantini, se volete…

Alberto Giannotti presenta il nuovo vino quotidiano con un nome che non era ancora apparso incredibilmente ovvero D’Vino che riporta l’etichetta Made in Italy. Ma come mai nessuno finora ci aveva pensato? E poi la conclusione della trilogia D’Amare (con l’olio) e la provocazione del vino con o senza brillantini. E voi da che parte state?

 

Ecco qui il Made in Italy…

Importante rendere il vino quotidiano puntando sul patrimonio italiano, all’estero un senso comune molto importante e vincente da comunicare. Sangiovese , Merlot, Cabernet, Syrah, affinamento In acciaio e leggero passaggio in barriques di rovere francese

Diadema e l’austerity in etichetta, se conta il vino

Una nuova veste per il vino bandiera dell’azienda. In vino con 4 anime in ugual misura: sangiovese, merlot, cabernet e syrah. Ciò che conta è il vino nella bottiglia anche quando la bottiglia è così speciale da essere impreziosita di Swarovski. Specialmente ideata per la ristorazione.

Non solo vino con Francesco Bellini, anima operativa dell’azienda e la trilogia D’Amare

La nuova etichetta con il cuore, parte dall’idea del momento speciale destinato particolarmente a chi vuole celebrare un sentimento. Un prezioso cuore a decirare il collo della bottiglua diventa un omaggio romantico. Un bianco un rosso e un’olio. Rosso: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, in barriques di rovere francese per 14 mesi. Bianco: chardonnay e viognier solo inox. Da non dimenticare lo champagne e la grappa Dammela, se la serata finisce bene.