Divinando alla Divina Enoteca in via Panicale: Gemelli, Pesci, Cancro e Toro in scena…

E visto che ad ogni segno corrisponde almeno un vino…abbiamo passato un’altra bella serata usando il libro come scusa per discutere di vino, futuro, affari, affetti, amicizie e amori, non necessariamente in quest’ordine! Bello il posto, un locale che è stato civaiolo con le mura risalenti al 1800 e delle vasche in marmo con mascheroni bellissimi che ospitano pasta e altri prodotti tipici.

E poi ci sono i vini!Buona scelta di vini al bicchiere (a pranzo ci si serve da soli!) e quindi ci siamo sbizzarriti a cercare abbinamenti tra il numeroso pubblico curioso che è intervenuto. Abbiamo avuto modo così di parlare dei Gemelli e della loro irrequietezza (ben espressa dall’elegante e compiuto Lambrusco di Sorbara di Paltrinieri), del carattere materno e quotidiano del Cancro (incarnato dal Dolcetto di Vajra), della dolcezza dei Pesci (ci mancava la Malvasia di Lipari, abbiamo ripiegato su una toscana…) e soprattutto della tradizione e rispetto per ciò che è tipico e autoctono del Toro con Andrea Contucci che ci ha portato il suo Nobile di Montepulciano 2007, elegante misurato e mai invadente, ma che lascia sempre il segno.

Pubblico americano e italiano, conduzione in doppia lingua e doppia velocità ma comunque grazie alla presenza anche di volti conosciuti (grazie amici!) la serata è andata via benissimo e ci ha permesso di scoprire un piccolo pezzo di Firenze elegante, discreto, autentico.

Grazie Bianca e grazie Livio!