E vai di malto, torba, iodio: Single Malt Club, la spiga di Firenze e Michele Chiarini

Sono almeno due anni che cerco di imbucarmi in una delle famose serate a tema whisky scozzese in giro per Firenze ma è stato grazie a Facebook (che secondo i media tradizionali ultimamento porta solo disastri) e ad una segnalazione di un’amica che ho conosciuto Michele Chiarini, spiga fiorentina del Single Malt Club, energico organizzatore di cene a base di whisky, degustazioni, master e ovviamente giochi a squadre per i più competitivi. Ieri sera “debutto” personale in questo mondo con due ore di piacevolissima lezione inframezzate da assaggi di 6 Single Malt da Lowlands, Speyside e le isole Skye e Islay (che conoscerete senz’altro) e da gustose torte al cioccolato in abbinamento. Didattica ben congegnata, adatta sia ai neofiti che a quelli un pochino più esperti senza annoiare. Ogni whsky veniva preceduto dalla presentazione del terroir dove nasce, da foto e descrizioni delle curve degli alambicchi (l’aspetto più curioso e intrigante della serata seguire le curvature a ferro di cavallo degli alambicchi Talisker!) e assaggio “puro” e leggermente diluito (con acqua levissima).

Ecco gli assaggi della serata:

Auchentoshan 10 Years Lowlands

Tripla distillazione, da botti di sherry oloroso, fragrante, fresco, odore di fieno, di erba, niente torba, odore di lievito, di malto, fiori di brughiera, delicato ma lungo finale

MacCallan 12 Fine Oak Lowlands

La Rolls Royce dei Whisky si presenta corposo (grazie ad alambicchi seconda distillazione molto piccoli),  da botti di bourbon americano, sherry e legno americano ma lavorato in Spagna. Nota maltata delicata, leggero tabacco, un po’ di torba, fiori, frutta fresca, vainiglia percettibile, grasso , denso quasi oleoso. Uno dei miei preferiti.

 Glenfarclas 15 Speyside

Colore molto scuro quasi ambrato, meno fiori, più frutta fresca, odore forte di sherry oloroso, dolciastro, pastoso, nota lunga un po’ amara, caffè tostato, nocciola, ricorda quasi un rum 20 anni. Particolare e intrigante anche se molto lontano dal classico SMW.

Glenrothes Select Reserve Speyside

Bottiglia bellissima a granata, blend di annate diverse e botti diverse. Ditillazione molto lenta, vainiglia, frutta matura di mela, lievito di  birra, tannino presente, denso, finale molto lungo, un genere un po’ a sè, molto simile ad una Tequila 100% Azul, da provare ma non vi assicuro che vi piaccia…

Talisker 10 Skye

Ha bisogno di poche presentazioni, riconoscibilissimo e torbato, con un sentore di pepe elegantissimo e spezie balsamiche uniche. Profumi di cuoio, iodio, fiori, salmastro, un mix davvero non riscontrabile in nessun altro SMW: In bocca è quasi salato, fine, delicato mai aggressivo.

Laphroaig 10 Islay

Altro riconoscibilissimo per la torba (estratta anche da depositi di alghe marine) presente in maniera pesante, in botti di bourbon. Torbato esemplare, iodato, medicinale robusto, legno appena avvertibile, thè verde, leggera pepatura, ginseng. Va affrontato per gradi, solo qualche anno fa lo detestavo, ieri sera mi è parso uno dei migliori per tipicità e timbro salmastro.

Davvero un bell’inizio e una notevole introduzione ad un mondo decisamente affascinante e soprattutto molto ben esplorabile e conoscibile grazie alle tante iniziative e ai materiali che si possono consultare, a partire dal libro “di testo” che viene consegnato all’iscrizione.