Fassone Piemontese contro Chianina | come è andata a finire la sfida della carne a Villa Reale Fontanafredda?

Subito dopo il bel discorso di Matteo Renzi sul cambiamento era di scena sabato scorso l’attesa sfida della carne piemontese (rappresentata da Sergio Capaldo) e la chianina con  Simone Fracassi che sfoderava la sua chianina in versione bollito e Paolo Gori con le  minestre di Burde “opposto” a Pierpaolo Livorno della scuderia di Guido Alciati. Ovviamente la tensione era alta ma quando ci si mette a tavola…

Inizio della cena scoppiettante con Pierpaolo che ci delizia con dei cardi gobbi con acciuga e pera deliziosi, semplici croccante ma intensi di sapore e di profondità per non parlare dello stupendo piatto di battuta al coltello di fassone e la Gradisca, carne cruda marinata nel miele… Tocca quindi a Paolo Gori che risponde con due minestre culto di Burde ovvero la Ribollita (pare incredibile ma tocca spiegare cos’è!) e il Riso con il Lampredotto che vien fuori con una cottura superba nonostante i tempi molto dilatati della cena.

Ecco come li presenta Paolo alla platea piemontese:

Eccoci al momento più atteso e ci sono davvero scintille perchè la fassone si presenta con una bistecca cotta in padella di gusto e sapore eccezionali mentre Fracassi sforna un bollito quasi botturiano per intelligenza di cottura e presentazione raffinata. Coda, biancostato, lingua e guancia di Chianina sono valorizzati e resi al loro meglio in questo piatto che viene spazzolato con gioia. Proprio sulla carne si è giocata molto della dialettica tra Simone Fracassi e Leonardo Romanelli.

Ecco la prolusione finale di Sergio Capaldo:

E qui l’arringa a difesa della Chianina da parte di Leonardo Romanelli

La serata prosegue e c’è anche una goduria dolce finale come lo zabaione montato a mano di PierPaolo su gelato al cioccolato appena mantecato e la zuppa inglese di Paolo Gori. Nonostante la cena non leggerissima, anche i dolci vengono spazzolati velocemente. Finale in amicizia ma non privo di punzecchiature Toscana-Piemonte come del resto è inevitabile in quanto davvero si tratta di due tra i bacini enogastronomici più grandi intensi e scintillanti d’Italia.

Prevista una rivincita su Firenze…prepariamoci!