Gioielli in bottiglia per Natale e riserve speciali per collezionisti, guida alla scelta del regalo vinoso

Ogni anno escono migliaia di etichette di vini e qualcuna di queste con il tempo diviene rara, preziosa e ricercata da tanti collezionisti non necessariamente per il suo valore quanto per il fatto che rappresentano un momento speciale e una fotografia unica dell’annata che le ha prodotte. Non sempre si possono acquistare, spesso solo si può sperare di berle, ma se capita l’occasione possono diventare un regalo di Natale straordinario per ogni appassionato. Ne parliamo su Business People in edicola, qui di seguito un piccolo riassunto…

Difficile sotto Natale non parlare di Champagne, vino per il quale il periodo natalizio continua ad essere il momento più importante nonostante tutti gli inviti a destagionalizzare e al consumo più disinvolto. Di certo non potrà essere però disinvolto l’assaggio e il reperimento delle proposte ad esempio di Perrier Jouët che da pochissimo ha lanciato il progetto Art du Millésime, ovvero una collezione di 3 ottime annate di Belle Époque, la sua cuvèe de prestige (1982, 1988 e 1996).
Forse il nome più esclusivo e ricercato della regione, Krug presenta la sua Christmas Collection radunando Vintage e Clos de Mesnil 2000 e il sontuoso e costosissimo Clos d’Ambonnay 1998 (100% Pinot Nero, attorno ai 4mila euro).
Chicca da non perdere per appassionati, visto che stiamo parlando di Clos, è la nuova edizione da collezionisti per il Clos de Pompadour (millesimo 2002 ma non dichiarato) di Pommery forse l’unico vigneto (di Chardonnay) davvero cittadino di tutta la Champagne in quanto sorge quasi in centro a Reims tra i 55 ha di parco di proprietà della Maison.
Se invece nel vostro concetto di edizione limitata rientrano più gli accessori che il vino allora quello che fa per voi è il raro (solo 15 pezzi per l’Italia, 1200€ ad esemplare) G.H. Mumm Protocoles deluxe Coffret limited edition che racchiude un set completo per il servizio dello Champagne selezionato dallo Chef de Cave Didier Mariotti e da esperti enologi in collaborazione con l’Atelier Du Vin, realizzato in legno laccato bianco con finiture in oro. Oltre ai “classici” Champagne Cordon Rouge e Mumm Vintage 2004 (millesimo fruttato ricco e carnoso con note di vaniglia e tabacco e dal finale penetrante e gioioso) contiene  bicchieri, calici, pinza apribottiglie, termomentro, tappo speciale, serviette, guanti da sommelier, vassoio, glacette e una edizione speciale della guida alla degustazione Mumm (disponibile anche come app iPhone) .

Arriviamo ai grandi rossi italiani e partendo dal Nord est tappa quasi obbligata in Valpolicella dove gli Allegrini hanno preparato due confezioni speciali con 3 bottiglie ciascuna di cui una ha come nome e tema “L’eredità di Giovanni Allegrini” (153 €) e l’altra “Allegrini e le Riserve-2 (309 €) .

La terra del grande Sangiovese regala emozioni forti anche quando si pesca nel passato sia che ci troviamo nella sua culla d’elezione ovvero Montalcino sia che ci addentriamo nel Chianti Classico che riserva sempre momenti speciali per chi sa cercare. Oltre a solide realtà con catalogo storico come Badia a Coltibuono a Gaiole, a San Casciano troviamo Castello di Monsanto che ha da poco festeggiato il mezzo secolo di vita per la Riserva Il Poggio, un Chianti Classico Riserva di cui sono disponibili quasi tutte le annate ad eccezione della prima, il 1962 e il 1966, anno di nascita di Laura Bianchi, figlia di Fabrizio Bianchi fondatore dell’azienda. Vini che girano per le aste del mondo (24 bottiglie di 1982 sono state battute all’asta di Hong Kong a fine Novembre per cifre ragguardevoli) e che sono sempre regalo apprezzatissimo da parte di appassionati conoscitori.

Il 1962 non è una data importante solo per Castello di Monsanto ma lo è stato anche per Giorgio Lungarotti che nel 1962 produsse la prima annata di Rubesco, il vino che ha cambiato la viticoltura umbra per sempre dimostrando che si possono fare vini che sfidano il tempo e i palati di tutto il mondo.  Oggi  la figlia Chiara che, assieme alla sorella Teresa gestisce l’azienda del padre ha prodotto in tiratura limitata 1962 bottiglie appunto di “50” da uve provenienti dai vigneti più importanti dell’azienda, frutto di una selezione fatta sui ceppi più interessanti che hanno dato vita negli anni al Rubesco. Lo trovate in direttamente in azienda a 95.00 € + IVA in una elegante cassetta singola in legno.
Spostandoci a Sud ricordiamo il Rosso del Conte  prodotto dagli anni ‘70 quando ancora veniva imbottigliato nella borgognotta. Oggi ogni anno in concomitanza con l’uscita dell’ultima annata, oggi la 2007 che esce a 32 euro in enoteca, viene rilasciata un’annata di circa un decennio prima. Adesso è infatti possibile acquistare in cantina o in enoteca l’annata 1998 del Rosso del Conte per 250 euro, prezzo adeguato se si pensa alla grande qualità e storicità di questo elegante e raffinato Nero d’Avola, qualcosa che ha contribuito a combattere la percezione comune che questo vitigno sia buono solo per vini ruffiani colorati e fruttati da bere giovani negli happy hour.

Ci siamo sbizzarriti nel trovare chicche da molte regioni e da molti produttori ma tutti loro sarebbero concordi su una cosa in particolare ovvero che per quanto rare e preziose queste bottiglie non lo saranno mai come i momenti che vi sapranno regalare una volta aperte con le persone giuste attorno quindi non esitate a stapparle se vi capita di riceverle come regalo! Il buon vino invecchia bene ma è anche e soprattutto fatto per essere bevuto e goduto.