Giulio Gambelli maestro del Sangiovese in video…alla Vinoteca di Andrea Formigli

gambelli giulio formigliEcco lo scoop che tutti stavate aspettando e le parole che avreste sempre voluto ascoltare! Giulio Gambelli, l’uomo che sa ascoltare il vino (come dice Carlo Macchi che qui ringrazio per il bellissimo libro che ha redatto), la persona che più di ogni altro ha contribuito a rendere il Sangiovese uno dei vitigni più importanti al mondo, era con noi da Andrea Formigli nella sua Vinoteca al Chianti per parlarci della sua idea di vino, del Sangiovese, delle commissioni di assaggio DOCG e sui vini di oggi. A dire la verità nelle sue parole MAI abbiamo sentito polemica o astio, solo un pò di compatimento verso tutte quelle aziende e quei vini che il Sangiovese lo usano ma non lo sfruttano per dare quei profumi e quelle sensazioni che praticamente solo lui in Toscana sa dare. E così è stato in mezzo a noi, semplice e schietto, schivo e riservato ma dolcissimo e tenero con tutti, circondato da appassionati che lo hanno coccolato come un bimbo e venerato come una divinità. Ed era possibile leggere nei suoi occhi la felicità di essere insieme a tanti appassionati e l’incredulità di fronte a certe domande e a certe aspettative nei suoi confronti che non fanno parte del suo modo di vivere il vino. Pochi fronzoli, tanta passione e vi devo dire, nessuna traccia della scorbuticità tanto decantata. E’ un personaggio schivo, questo sì, ma semplicemente perchè non capisce, e noi piano piano con lui, tutto questa attenzione verso l’enologia, la cantina, le pratiche esasperate. Il vino è l’uva e l’uva è il vitigno e il vigneto. Punto. Se non c’è il vigneto non ci può essere vitigno e nemmeno vino ma, dove le condizioni ci sono, lui solo sa come estrarre il genius loci dal terroir toscano.

Ecco qui due parole sul Sangiovese nel Chianti e il terroir ideale

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E ieri sera con Villa Rosa Ris 01, Ormanni Borro del Diavolo 01 e 99, Brunello il Colle 2001 e Soldera Case Basse 2001 lo abbiamo toccato con mano. 6 esempi di cosa può dare il Sangiovese, 6 vini molto diversi tra loro eppure così ricchi di Toscana da impressionare anche chi di vino toscano ne beve tanto…Mi perdonerete la filosofia ma è come se dopo mesi a bere le ombre nella caverna di Platone d’improvviso cogliamo le idee-vitigno nella sua forma vera nel bicchiere.

Ecco forse ci vuole davvero la filosofia per spiegare le emozioni che questi vini ci hanno dato insieme alla persona che li ha aiutati a nascere, una persona che, come nella maieutica Socratica, li ha semplicemente fatti nascere ma ne ha rispettato i tratti le inclinazioni le virtù e pure alcuni loro difetti, ma li ha resi più veri del vero.

Mi scuso, l’ho fatta troppo lunga ma conoscere Gambelli è stato davvero un momento unico e meraviglioso tanto mi pareva di conoscerlo da anni come se fosse un parente, come se in ogni bicchiere di un suo vino che ho bevuto ci fosse un pezzetto della sua anima. Che da 82ennne alla sua 64esima vendemmia è certo un pò stanca ma non doma e sempre focosa d’amore per il vino. Ma vi lascio alle sue 10 parole che ne valgono 10000 delle mie…

Ah, domanda da mille euro, ma il vino si fa in vigna o in cantina?!?

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Ma il vino si fa in vigna o in cantina?
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p.s.

Gambelli ieri sera per il Sangiovese del futuro ha fatto solo due nomi, Paolo Salvi e Attilio Pagli, segnateveli!