Il medioevo è alle porte, ma non è così brutto come pensiamo: un buon Natale dai profumi più inebrianti che possiate immaginare

Il Natale in teoria viene molto prima del medioevo ma si sa la storia è fatta  cicli e adesso lo stiamo percorrendo di nuovo e appunto davanti a noi sta un nuovo medioevo, purtroppo con sempre meno Chiesa a guidarci. Se rileggo le previsioni natalizie 2008 mi accorgo di aver cannato non poco  su Facebook (ovvero che si sarebbe ridimensionato, diciamo che era un augurio che vale anche per il prossimo anno) ma di averci preso sul resto, soprattutto sulla trasformazione dei blog e nel modo di gestire e aggregare la comunicazione wine & food sul web. E anche sul fatto che sarebbe stato un anno zero in qualche modo.
Anno di crisi, anno imprevedibile e anno di disgregazione dell’impero romano nel vino e nel cibo quindi in teoria più che zero, meno di zero. Guide, critici e giornalisti si sono ritrovati a fare i conti con la loro ragion d’essere e le reazioni sono state quasi sempre scomposte e isteriche, per quanto comprensibili.

Alla fine il vero rimpianto del 2009, quando lo guarderemo alla distanza sarà stato quello di aver mirato a tirare avanti nonostante tutto, turandosi il naso e cercando di far apparire tutto come sempre, mentre sotto sotto la diga comincia a perdere acqua. Alla distanza ci accorgeremo che si è trattato di un anno perso a cercare una restaurazione inattuabile. Purtroppo i primi segnali per il 2010 fanno intravedere come gli editori non abbiano ancora compreso appieno il potere del web e
soprattuto in Italia si mira a screditarlo senza coglierne gli aspetti positivi.

Nel nostro piccolo del vino sono sempre più i produttori che, spesso più per disperazione che per reale convinzione, bussano alla rete e al web chiedendo lumi e spiegazioni, questo perchè dalla stampa classica e dal mondo delle guide ricevono quasi sempre le stesse richieste e modalità di comunicazione.
Al contempo i ripetuti scandali minano sempre di più la credibilità dello scenario alimentare italiano e solo la rete, nel 2009, ha saputo farsi voce delle istante della cucina italiana di qualità (pensate allo scandalo di Striscia e l’attacco a Bottura, cosa sarebbe successo senza Dissapore?).

Il vino non è un mondo irrecuperabile come pensa qualcuno però è sicuramente più impaurito e troppo a lungo foraggiato da anni di vacche grasse quasi ingiustificate drogate da un sistema efficace ma per ora incapace di evolversi.
Le guide sono approdate sul telefono e la realtà aumentata sta sempre più assotigliando il muro che separa gli Italiani dalla marea di informazioni della rete ma l’unico vero passo avanti informatico per milioni di compaesani è stato quello di imparare a taggare gli amici nelle foto (con nefaste conseguenze specie in questi giorni).

Siamo sempre in attesa che la nostra vita venga aumentata dalla rete in intensità e profondità  e già lo sta facendo incontrando
però assurde barriere e timori non del tutto giustificati.
Nel prossimo anno mi aspetta l’uscita di un libro, collaborazioni importanti e tanti progetti innovativi che sicuramente faranno una fatica enorme a trovare ascolto e interesse. Spesso è un bene che le mie idee vengano ignorate ma ogni tanto quando accade che qualche temerario ascolti il mio lato visionario, i risultati sono incoraggianti e fanno ben sperare.
Soprattutto mi accorgo di averci preso sul fatto che sarebbe stato un anno impegnativo e importante per tutti e me in particolare. Mai così tanti impegni e mai così tante soddisfazioni, quasi preoccupante. Al costo ovvio di molte ore di sonno, davvero troppo poche, e, più terribile, ore perse con i bimbi e famiglia, ore che non torneranno più e di cui più che altro sono in debito. Certo si può dire che le ho spese bene ma finora non mi ero reso conto di come la vita può essere subdola nel portarci via gli affetti più importanti in un crescendo di interesse. E il web in questo può aiutarci, mai avrei pensato di fare le migliaia di cose che ho realizzato quest’anno, ma al contempo ci assorbe in mille rivoli di informazioni e di aspetti da considerare.

Nel nostro Tondo c’è spazio per tanto ma occorre imparare a sistemare prima gli aspetti più grandi e più importanti altrimenti si finisce senza spazio visto che le cose utili e le cose inutili richiedono sempre la stessa attenzione.

Buon Natale di pace, che porti nelle nostre case i profumi dolci e inebrianti della tranquillità e dell’Amore.