Il Vermentino e la Toscana, terroir, microclimi e stile dalla Maremma fino ai Colli Apuani

Se qualcuno voleva un motivo per essere a fine maggio (26 e 27) ad Alberese al Primo Simposio Internazionale organizzato da Arsia ne ha trovati qualcuno in più domenica di buona mattina a Vinitaly. E anche io non posso negare che ogni volta che mi avvicino a questi vini ho sempre qualche sorpresa e sostanziosa scoperta.
La degustazione parte dal sud della Toscana, in un percorso che va un pò a ritroso di quello che può essere la diffusione del vitigno nei secoli con la zona del Candia come la prima storicamente riconosciuta e via via a scendere verso Pisa, Livorno (straordinario il successo recente del Vermentino di Bolgheri) e infine Grosseto con il Montecucco, la Maremma e le sue coste velocemente colonizzate. Ma c’è una identità di questo vitigno, almeno in Toscana? C’è la capacità di leggere i diversi terroir? E’ vero che Vermentino e Furmint ungherese sono parenti prossimi? Prevale l’enologia o l’uva è libera di esprimersi? Domande cui qualche risposta è stato possibile fornire durante la degustazione grazie ai 6 campioni degustati.

Ecco le note della degustazione, nelle prossime settimane i video e le note dei singoli vini:


Montecucco DOC Vermentino «Melacce» Collemassari 2009
Esempio dei più lampanti della moderna enologia applicata ad un vitigno già di per sè adatto al mare, ecco un Vermentino che raccoglie influssi marini non poi così troppo lontani e al contempo raccoglie gli stimoli di un Montecucco regolato dall’Amiata alle spalle. Il vino è accattivante , ricco ma non troppo, fresco di tiglio e biancospino, frutta gialla pesca e accenni balsamici di erbe aromatiche. Bocca appena calda (le argille del sottosuolo ne impediscono uno slancio e una leggerezza maggiori) però anche minerale, un vino dinamico e perfetto in apertura di serata.


Castelmarino» Maremma Toscana IGT Azienda Agricola di Alberese 2009
Dall’azienda della Regione Toscana, un vino che si lega a doppio filo con il mare già dal nome. Iodato e sapido, quasi roccioso al naso su cui si delineano anche fiori bianchi di campo, camomilla, salvia appena accennata. Bocca ben contrastata e succulenta, estratto buono e alcol ben dosato (sotto i 13% non è facile andare e qui siamo addirittura sotto i 12,5%).

Pagliatura Maremma Toscana IGT Vermentino Fattoria di Magliano 2009
Un campione di vendite che incarna lo stile moderno asciutto e ruffiano con una breve permanenza sui lieviti che dona sentori particolari di crosta di pane che fungono da contraltare alle note di albicocca, di pesca, di tiglio e rosmarino che ne completano il bouquet. La bocca è perfettamente calibrata tra suggestioni fruttate, sfumature minerali e alcol mai invadente, cosa non così banale in terreni argillosi e pesanti come questi maremmani.

Candia dei Colli Apuani DOC «Gocce di Pietra» Podere Scurtarola Pierpaolo Lorieri 2008
Zona del Candia, viticoltura eroica su terrazze strappate alla montagna (che di collina diviene difficile parlare qui…), il marmo che affiora, la fatica della coltivazione, tutto fuso nell’etichetta di questo vino che regala non a caso come prime note olfattive una mineralità presente e particolare. Non è solo il taglio tradizionale con Boscarola e Trebbiano (il Vermentino si ferma tradizionalmente attorno al 70-80%) è proprio il terroir che marca il vitigno e lo fa reagire in maniera particolare e unica. Note iodate leggere, floreale soave di margherite, pesca bianca e accenni di miele. Bocca asciutta, delicata ma dal grip incalzante, rotondo ma mai scontato, persistenza pietrosa. Un vero figlio della terra dove storicamente si è legato a doppio filo con la storia degli uomini del vino toscano.

Torre a CenaJa Vermentino Pisa IGT Toscana 2007
Particolare vinificazione con un 10% di uve passite per ottenere un vino corposo e leggermente abboccato. Bella la nota piena di pesca e albicocca in apertura, appena screziato di note minerali quasi gessose. Appena accennata la gamma aromatica di erbe officinali ma presente sullo sfondo. Bella bocca piena e decisa che ne fa un jolly interessante  a tavola su carni bianche e cacciagione da piuma. Finale lungo e persistente, echi di tokaj appena dietro l’angolo, davvero un bell’esperimento che mostra un lato del Vermentino sconosciuto ai più ma del resto basta non dimenticarsi che dal VErmentino appena più a nord nasce lo Sciacchetà delle Cinque Terre…

Candia Colli Apuani «Lacrimae solis» Roberto Castagnini Amabile 2009
Una categoria (amabile) tradizionale e ricca di storia per un vino in punta di piedi che ci fa sentire note vicini davvero a certi Furmint ungheresi con una speziatura diffusa mista a profumi di mela e pesca. Timo e mentuccia ne fanno quasi un mojito sussurrato, elegante e dolcemente coinvolgente. Un vino che non ci dispiace pensare a tutto pasto invece che relegato al classico abbinamento a fine pasto. Semmai, ecco, meditazione sul tramonto tra i monti, con il mare sullo sfondo per sognare un pò.

Conclusioni (per il momento…)

La prima conclusione molto evidente è che nel sud della Toscana per terreni pesanti e argillosi e clima più caldo, il Vermentino tira fuori un carattere più morbido, dolce e ruffiano, già amato dal mercato e riconoscibile, mentre andando verso Nord della Toscana fin verso la Liguria c’è un evidente alleggerimento che porta ad una maggiore eleganza e finezza di profumi e capacità di sedurre in modo sottile e delicato. Un carattere che poi vedremo farsi ancora più evidente in Liguria nel viaggio da Levante a Ponente e ancora di più nelle isole, Corsica e Sardegna dove il Vermentino pare davvero prendere il volo.
Per tutte le altre risposte e soprattutto per una visione del fenomeno Vermentino su scala mediterranea e mondiale (presenti campioni dalla California e dall’Australia come interessanti outgroup) appuntamento al 26-27 maggio all’azienda Agricola di Alberese!, in Provincia di Grosseto. Nell’organizzazione dell’evento, oltre alle Regioni italiane ove si coltiva il vitigno, sono state coinvolte anche le Regioni francesi della  Corsica e della Provenza e le Istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali che hanno condotto studi e ricerche sul Vermentino.