Il Vermentino Glocal: le conclusioni di Mario Fregoni al Simposio ARSIA

Al termine della mattinata, parola a Mauro Fregoni che fa un bel sunto dei punti fermi (non pochi) fissati nel corso del simposio e pone nuove sfide ai produttori di Vermentino e i ricercatori che se ne vorranno occupare. E mentre parla, mi rimbalzano alcune considerazioni forse interessanti per il Vermentino “glocal”.Conclusioni di Mauro Fregoni:
Molto apprezzato il carattere internazionale, posto quasi alla pari in tutto il mondo, bravi a dare questa cifra, conoscenze in comune notevoli e variegate.
Conferma e rilancia l’idea del Vermentino come autoctono italiano al 100% siapur con grande adattamento al mediterraneo e interessanti prospettive sul mercato internazionale, specie grazie o per colpa del cambiamento climatico.


Sa valorizzare i terroir e cambia molto in base ai terreni. Sono emersi infatti “i” vini a base vermentino e non si può parlare di una espressione così comune ovunque. Hanno tutti la possibilità di andare ad arricchire lo scenario internazionale facendo dell’Italia un grande player per i vini bianchi e non solo per i rossi.
Ricerche sul genoma non ancora definitive e soprattutto c’è necessità di informare che i vermentino sono tanti e diversi e non basta dire vitigno ma anche luogo di origine di quel vino specifico che può essere anche sottozona all’interno della DOC (vedi esempio Luni).
Profilo sensoriale molto bene distinto da altre varietà e questo è fulcro del suo marketing, si differenzia per aree ma conserva alcune caratteristiche sempre e comunque.
Ruolo della ricerca è fondamentale da parte di Toscana, Piemonte, Corsica e altre importanti aggiunte vedi California e Australia. C’è ancora da fare, vivaismo soprattutto ma anche malattie, forme di allevamento, maturità fenolica, lieviti.
Tecniche e tecnologia già molto ben studiato e applicato.
Chiudo richiamando il fatto fondamentale che la Regione Toscana vuole lanciare progetto internazionale da parte di tutte regioni ita e anche i paesi esteri che vogliano collaborare a qualunque titolo di ricerca.
Quindi un bel punto della situazione ma anche un grande punto di partenza per il futuro del Vermentino.
Ringrazio ARSIA e Mammuccini (non presente per motivi di salute), direttore Arsia, Bucciantini e Gemmiti, Lorieri che è stato attivissimo.