iLiad tour arriva a Firenze, in Trattoria per essere precisi: e che effetto fa?

Arrivato stamani e subito “on the road” tra clienti e soprattutto parenti e ovviamente camerieri di Burde (qui tutte le foto).

Comincia oggi l‘iLiad tour tappa fiorentina,  come preannunciato sul blog apposito, una settimana tra prosciutti, bistecche e bottiglie di vino, per vedere come se la cava il gioiellino di casa Simplicissimus.Intanto impagabile la reazione di mio zio Giuliano (il maggiore dei fratelli, l’attuale “boss”) di fronte all’aggeggio, non riproducibile su questo blog. Generale interesse e anche entusiasmo da parte di qualche cliente con bimbi “ahhh ma allora non si dovranno portare dietro 10 kg di libri!” (chissà?).

Ottimo anche per Luigi Ferrara il nostro pasticcere e anche per “l’arbitro”, il nostro famoso cameriere Simone Zini, il più veloce a capire come si cambia pagina! Una lettura a caso pescata dall’ebook non poteva essere più significativa…(ve la riporto qui):

Il vino e i maomettani

Trovandosi il vino, divino licore dell’uva, in una aurea e ricca tazza, e sopra la tavole di Maumetto, e montato in groria di tanto onore, subito fu assaltato da una contraria cogitazione, dicendo a sé medesimo: Che fo io? Di che mi rallegro io? Non m’avvedo esser vicino alla mia morte e lasciare l’aurea abitazione della tazza, e entrare innelle brutte e fetide caverne del corpo umano, e lì trasmutarmi di odorifero e suave licore in brutta e trista orina? E non bastando tanto male, ch’io ancora debba sì lungamente diacere in e brutti ricettacoli coll’altra fetida e corrotta materia uscita dalle umane interiora? Gridò inverso al cielo, chiedendo vendetta di tanto danno, e che si ponessi ormai fine a tanto dispregio, che poiché quello paese producea le più belle e migliore uve di tutto l’altro mondo, che il meno esse non fussino in vino condotte. Allora Giove fece che il beuto vino da Maumetto elevò l’anima sua inverso il celabro e quello in modo contaminò, che lo fece matto, e partorì tanti errori, che, tornato in sé, fece legge che nessuno asiatico beessi vino.

Leonardo Da Vinci

E fu lasciato poi libere le viti co’ sua frutti.

La bionda tedesca per ora è scettica, proseguiremo con i test. mentre il nativo digitale cui è stato somministrato iLiad ci ha preso subito confidenza, diciamo…