Impariamo a distillare?

Qualcuno dei lettori di questo blog si chiese cosa mai significasse “viral beat“: più o meno far parlare la rete di un evento o un’azienda lasciando che siano blogger e internauti a farlo, senza far piovere comunicati stampa dall’alto. Piace sempre quando le aziende decidono si investire sul web e piace ancora di più quando coinvolgono blogger e appassionati oltre che giornalisti del settore. Perchè succede che si parla di grappa e distillazione, e ovviamente in particolare di Prime Uve, in contesti dove in genere sfortunatamnte se ne parla poco e si raggiunge un pubblico altrimenti non certo interessato a questi fenomeni.

Però poi la grappa e i distillati in genere li bevono tutti, ignorando come vengano realizzati e come apprezzarli sul serio!

Benchè gentilmente invitato non sono potuto recarmi lo scorso 5 febbraio in azienda ma per fortuna ci sono andati molti blogger bene armati di macchine fotografiche e riprese, oltre ovviamente ad una copertura eccezionale da parte di Bonaventura Maschio (ripreso anche come case study da NinjaMarketing).

E Bonventura Maschio  ha anche realizzato questo bel video postato sull’apposito canale YouTube:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=-mesuoz-INA[/youtube]
E qui i contributi di alcuni dei partecipanti:

* Veronica Panisson su www.eusto.it di Eustachio Cazzorla

* Giulia Scarpaleggia su “Juls’ Kitchen

* Tania Valentini su “Abagnomaria

Infine il report e la cronaca dell’intensa giornata…

Il programma della giornata, ben organizzata e densa di contenuti e curiosità è stato questo:
Di prima mattina, un benvenuto da parte di Anna e Andrea Maschio che hanno offerto la colazione a tutti i partecipanti, iniziando la giornata tra presentazioni e caffè. Lo stage vero e proprio è iniziato con la presentazione di Stefano, il mastro distillatore, guida teorica della giornata, che per tutto il giorno è stato comunque accompagnato dal padrone di casa. Una volta entrati tra le mura della distilleria, di cui l’odore ed i profumi intensi hanno colpito e inebriato l’olfatto di tutti, i partecipanti sono stati invitati ad indossare, nel buon rispetto della tradizione Maschio, il grembiule Bonaventura Maschio…e questo abito ha dato
spunto a tutti per calarsi nella parte ed entrare nel flusso e nei valori dell’azienda, per una
giornata.
Per prima cosa gli ospiti sono stati direttamente coinvolti in gruppi di due, ed hanno versato il mosto (200 Kg di uva fermentata appassita) negli alambicchi mentre Stefano spiegava e anticipava tutte le fasi del processo. Il tema portante della giornata, come da premessa di Andrea Maschio, è stata la descrizione
delle diverse materie prime e dei relativi prodotti distillati. Si è puntualizzato che a seconda
della materia prima utilizzata per la produzione deriverà un certo tipo di distillato.
Dopo aver assistito e dato inizio ad una distillazione vera e propria, è stata presentata agli ospiti la stanza dei barricati e quella dei macchinari storici. In cui, tra gli altri pezzi di storia d’azienda, sono stati illustrati i diversi impianti di riscaldamento: a vapore diretto, a vapore indiretto e a fuoco diretto (il metodo più antico).
Accompagnati in una sala più neutra e priva di distrazioni, i partecipanti hanno assistito ad una lezione teorica e degustativa durante la quale, il mastro distillatore ha presentato agli ospiti con una serie di slide riguardanti il mondo dei distillati e ha coinvolto tutti nella degustazione di tre serie di tre distillati diversi, invitando ciascuno ad individuarne la natura alla luce delle informazioni fornite nella presentazione.
Ad una comparazione olfattiva delle acqueviti giovani è seguita una comparazione olfattiva delle
acquaviti invecchiate. Andrea ha sottolineato l’importanza del bicchiere che è un contenitore
funzionale per le acquaviti, e per tutto il tempo della degustazione si è utilizzato il bicchiere
Bonaventura Maschio, che ottimizza la concentrazione degli aromi e consente la percezione
ottimale per l’olfatto e per il gusto.
Finita l’esperienza e imparata la differenza tra le materie prime e i relativi frutti, gli ospiti sono
stati invitati ad un ricco banchetto da tradizione Veneta.
Il progetto della nuova generazione Maschio ha lo scopo di consentire a chiunque di avvicinarsi a
questo mondo e di farlo in modo completo anche grazie a lezioni degustative verticali, che mettano in luce le differenze tra i distillati a secondo del territorio di provenienza/produzione. Una sopresa che arriverà ai partecipanti è una bottiglia contenente il frutto della distillazione da loro compiuta in ricordo della giornata.

I momenti salienti della giornata sono stati condivisi i tempo reale sulla pagina fan ufficiale di
Prime Uve su Facebook: