La degustazione dei cru 2.0 di Radda: eleganza, carattere e sapidità di un grandissimo terroir

Davvero un grande pubblico attento e incuriosito dalla strana coppia Gori-Masnaghetti alla ricerca del genius loci di Radda e di come il mosaico complesso di suoli ed esposizioni possa portare a produrre i capolavori enoici che tutti amiamo. In pratica una delle prime degustazioni nel Chianti dove si prova a legare sentori profumi e terreni splendidamente mappati da Alessandro nelle sue famose cartine dei cru italiani.  E i 6 campioni scelti (ma se avevo il tempo ne avrei voluti quasi il doppio) hanno messo in evidenza classe da grandi vini e soprattutto personalità da vendere.Tante cifre comuni, come l’eleganza già citata, la mineralità e l’estrema compostezza dei vini, mai troppo arrembanti e intensi. Ma soprattutto un grande rispetto del terroir che viene fuori anche laddove Merlot e Syrah si insinuano negli uvaggi. Ma Radda resta sempre e comunque il comune più tradizionalista del Classico, l’unico posto al mondo dove per rendere più “internazionale” il Sangiovese, si usano Colorino e Ancilotta anzichè Cabernet e Merlot…

Qui tutte le foto, qui tutti i video (nel corso della nottata) e nei prossimi giorni qualche post per capirne di più qualcosa insieme.

Intanto ecco il video relativo ad una piccola introduzione ai vini raddesi:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=AZ6TchgLOBY[/youtube]