Vigneto 2.0, la realtà aumentata per i sommelier

La tecnologia e il web vanno molto più veloce di quanto pensiamo, l’importante ogni tanto è aggiornarsi e pensare al nuovo e come possiamo usarlo nella nostra attività. Qualcuno di questi era con noi al ToscanaLab due giorni fa a Firenze a parlare di informatica social network e gastronomia. Tra i video mostrati, uno ci ha fatto pensare a qualche applicazione interessante per il vino, che risolverebbe molti dei problemi del mercato di questa bevanda. A voi che idee vengono in mente guardando questo video del MIT? Attenzione, è un prototipo reale funzionante, non ancora sul mercato ma diciamo che ce lo possiamo aspettare tra un annetto. Mentre già OGGI dall’iTunes Store potete scaricare questo.

In pratica grazie al GPS dell’iPhone e alla sua capacità di funzionare come bussola, lo puoi usare come uno schermo su cui proiettare una serie di informazioni sulla realtà che ti circonda, città, campagna o dove vuoi.

Un pò come l’HUD di un caccia F-16 o alcuni ritrovati BMW che proiettano informazioni sulla strada sul parabrezza insomma, soltanto sempre in tasca con voi.

Conoscete  NearestWiki ? Ve lo pensate usato per visitare tenute vigneti o regioni del vino? Che so, il Chianti Classico o la zona del Sagrantino o ancora i cru del Barolo? Voi spuntate da una collina, puntate l’iPhone e voilà ecco che appaiono tutti i sorì, le vigne, le cantine…

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=SCm9PZfT-YY&feature=player_embedded[/youtube]

Che ne dite di una etichetta del vino che si comporta come il libro del video? o una degustazione dove sulla maglietta di un vostro collega compaiono gli ultimi vini assaggiati? O una rivista come il Gambero Rosso o Porthos da sfogliare con i video che partono in alcune pagine?

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ZfV4R4x2SK0&feature=player_embedded[/youtube]

E anche senza andare troppo lontano, ecco un modo di analizzare un colore del vino con il vostro telefono, si perde un pò di poesia, ma vuoi mettere! comunque vada, noi ci prepariamo…e se ne volete saperne di più, c’è anche un blog in italiano dedicato all’argomento.