Locanda Del Glicine, Campagnatico (GR)

Incastonata in una piazza che fa da preludio a questa chicca di paesino della maremma, ecco la Locanda che ti accoglie con una terrazza esterna, tutta coperta di glicine e rampicanti, grande ma appena nascosta. Entri e capisci subito che qui ci sono tante attenzioni e carezze per chi entra.Il personale è un po’ freddo ma non lo sono certo le proposte del menu, fortemente di territorio e ricercato quanto basta. Amuse bouche semplice ma stuzzicante basato come molte preparazioni della Locanda, a partire dalle verdure km0 della Pievevecchia, appena 800 metri più sotto in linea d’aria. Antipasto sfizioso con fiori fritti ripieni di mozzarella, gustosi e untuosi mai troppo, abbinati ad un succo di pomodoro ricco. Se scegliete i salumi trovate quelli del Salumificio Franchi, andate sul sicuro.

Assaggiamo e vediamo attorno a noi della pasta con sgombro profumata e semplicemente buona, una punta della tartare di palamita ti fa vedere il mare in lontananza. Ottimi i deliziosa, e il cestino del pane, con una curiosa cecina schiacciata quasi come del pana carasau.

Come piatti principali, un galletto ruspante ricoperto di verdure croccanti (quasi un tandori) ci colpisce per speziatura fine e per quanto è accattivante, per la pellolina croccante, interno gustoso senza stoppa della carne. Anche il filetto di maialino ha aromi intensi e quella giusta dose di grassello che lo rende scivoloso nel palato. Davanti chiedo un assaggio di vellutata di zucchine, un assaggio di sole e di sapore, intenso, semplice ma profondo di verdura appena colta.

Spaziamo anche nei dolci con una zuppa inglese lieve e vaporosa e una granita di pesca notevole accompagnata ad un dolce sempre alla pesca.
Bella la scelta dei distillati, carta dei vini maremmana (ma non solo) anche in profondità ma per stasera abbiamo alcuni vini della cantina Pievevecchi a da riassaggiare come il compatto ma lieve e completo Vermentino (che non pare maremmano tanto ha grazia) e il Chorum Sangiovese schietto terragno e pulitissimo, più una sorpresa come il vino di Maynard,il Chupacabra 2006 californiano che ci siamo portati dietro grazie ad un amico metallaro come noi (ne parliamo su Intravino).

Ambiente piacevole, rilassato e silenzioso, appena romantico ma senza esagerare, luci piene e mai soffuse, piatti e porcellane tutte “griffate” con il glicine del nome della Locanda. Unica cosa, pretendete la veranda o la prima stanza che quella interna ha la metà dello charme delle altre.

Si esce leggeri, appagati e tranquilli, pronti per un giro del paese che pare fatto degli stessi ingredienti della cucina, semplice, curata e di territorio, c’è pure la “sagra della lumaca e dello strozzaprete” al campo sportivo.

Locanda del GLicine

Piazza Garibaldi 6/7/8, 58042 Campagnatico, Grosseto

http://www.cantinapievevecchia.com/locandadelglicine/

Prezzo medio 40 euro + vini

Il pranzo e i vini ci sono stati offerti dai proprietari che ci hanno anche fatto compagnia per cena spiegandoci ricetta per ricetta.