Nuit St Georges Premiere Cru 1999 Domaine Prieure Roch

Ciliegia forse, sacrestia di Trinità, pelliccia di cavallino nell’armadio, canfora, poutourri floreale rosso, cannella, anice stellato, bergamotto, alloro, pepe, humus, muffa fragrante, cuoio, gibier appena accennato, sandalo. Se capite che stiamo parlando di un vino, confessate che l’avete capito solo dalla ciliegia…

Anche perchè vi siete magari lasciati trasportare dal ricordo di una parente lontana o che non c’è più, perchè questo Borgogna ha un non so che di trapassato e di compiuto che spesso ti lascia senza parole. Però ha anche una capacità di avvolgere e coccolare come pochi altri. Sarà il tannino appena accennato, l’alcol lieve ma presente, l’imponenza e la delicatezza insieme dei profumi e la capacità di guardarti oltre gli occhi direttamente nell’animo. Uno di quei vini che fanno capire tutto insieme cosa significa un grande vino ed esprimere emozioni in bottiglia.

Che poi magari non ci sono tutte queste storie dentro oppure ci sono sono in nuce e poi ha semplicemente il potere di rievocare ricordi persone e figure sepolte dentro di te e che riaffiorano in momenti particolari e bellissimi.