Oltre i pregiudizi (pure i miei): amore cinese per il Sagrantino di Montefalco a Vinitaly

Anche quest’anno il Consorzio del Sagrantino mi ha chiamato a condurre la degustazione del Sagrantino per la stampa internazionale, stavolta presso le stanze dell’ICE. Si vede che ormai sono assuefatto ai tannini… Sala sempre piena e platea in religioso silenzio, o non capivano una parola del mio strascicato inglese oppure son stati troppo educati. In ogni caso bella batteria, limitata a 5 per motivi appunto di stress degustativo, con risultati molto positivi, soprattutto dall’estremo Est che reputavo invece assolutamente inadatto a apprezzare gusti e sapori così estremi come il Sagrantino.I due giornalisti di una delle poche riviste cinesi sul vino invece si sono entusiasmati e già stanno programmanto il prossimo Sagrantino Day a Shangai! In degustazione prodotti molto diversi, sia come stato evolutivo (nonostante fossero tutti 2005) che come struttura e stile in cui nessuno ha avuto problemi a trovare il proprio preferito. Tiburzi con il suo Taccalite ha conquistato però tutti, fresco e delicato e un pò più accomodante, in prospettiva tutti molto affascinati da Colpetrone (campione per estratto e concentrazione). Spoleto Ducale con la sua Casale Triocco ha offerto il prodotto più tradizionale e ha permesso di discutere di stile, tradizione e tipologia (ed è stato forse il mio preferito, ma pochi riscontri nel pubblico). In generale comunque sono rimasto molto sorpreso dal continuo successo del Sagrantino che spiego molto bene in casa mia ma è sempre un piccolo miracolo italiano che funzioni così bene con palati forestieri, in genere più avvezzi a gusti più francesi e delicati. E invece la strada tenacemente battuta dal Consorzio  e dai produttori (giusto venerd’ Guido di Perticaia ci ricordava il grande lavoro di studio continuo sui tannini) si dimostra ogni anno vincente.

Certo ci fosse pure Paolo Bea (indimenticabili tutti i vini assaggiati a Villa Boschi, vogliamo parlare di quanto era buono la riserva Pipparello o no?) il quadro sarebbe più completo ma anche così il Sagrantino è una realtà davvero entusiasmante e con un futuro davanti.