E’ vero:  si possono fare tutti i discorsi possibili e immaginabili sull’opportunismo politico e sui tanti bei punti di popolarità che si guadagnano facendo una cosa del genere però poi ti viene pure da pensare “Ma chi glielo fa fare di salire sul palco davanti a migliaia di bambini a leggere una favola?”. Poi magari si impappina e sbaglia pure a leggere qualche frase (i famosi cacciatori che escono dalla finestra)….

Francamente mi sono ritrovato al Teatro senza sapere che sarebbe stato lui a leggere e a dover spiegare ai bimbi che quello sul palco era il sindaco, ecco è stato bello vedere nei loro occhi che erano felici che il “capo della città” fosse lì sul palco a leggergli una storia. Opportunista finchè si vuole e furbo però quando le cose si fanno col cuore si finisce con l’aver sempre ragione. Firenze vive grazie all’arte e alla cultura e il sindaco che “lavora” sul palco per far vedere alle nuove generazioni di fiorentini che Firenze deve puntare e proteggere questa ricchezza per il proprio futuro è un messaggio davvero bello e importante che va al di là delle campagne elettorali e delle polemiche. Una di quelle cose che si fanno quando si è scout per provare a lasciare il mondo un posto migliore, cose così.

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