PVK Olmaia: la blanche della Val D’Orcia e pure il mio aperitivo bordo vasca 2010

Okay che le piscine non hanno ancora riaperto ma io andavo cercando ormai da un pò un alternativa alle bollicine classiche, alle birre dozzinali e agli amati breezer. Quindi è stata una notevole fortuna che dal Belgio (che di là proviene questo stile birrario, la blanche appunto) sia arrivato fino nella Val D’Orcia questo modo di intendere la birra da ogni dove e ogni tempo.Apparentemente una birra bianca, dove la spuma e la schiuma acquistano una loro precisa ragion d’essere e che fanno salire fino al cervello tutte le spezie rinfrescanti di questa birra ovvero coriandolo, pepe rosa,  buccia di arancia che si sposano con l’avena e gli altri  cereali crudi non maltati proprio coltivati in Val d’Orcia (e guai a chi dice nella birra non esiste il terroir). Tutti gli ingredienti, uniti alla mano fatata di Moreno,  ne fanno una birra toscana fin nel midollo ma solare, entusiasmante e che trasmette euforia e voglia di vivere da ogni bollicina. E soprattutto da vivere e da bere più che da descrivere.

Vi lascio con le note di Moreno, che ce la presenta anche in questo video (da 3:18 in poi)

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8pTOehW6Q0M#t=3m18s[/youtube]

PVK L’ultima nata al birrificio, la “vera” birra della Val d’Orcia. L’intento di creare un prodotto unico, strettamente legato al nostro fantastico territorio ci ha portato alla PVK. Caratteristica principale l’uso dei cereali tipici della Val d’Orcia, grano tenero, grano duro, orzo e avena, tutti non maltati con una aggiunta, a fine bollitura, di spezie quali pepe rosa, coriandolo e scorza di arancia amara. Fresca, poco alcolica, molto beverina e profumatissima, nel complesso una birra perfettamente equilibrata.
Rifermentata in bottiglia
Alc. 4,5% in Vol.

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