Sangiovese e i confini del Chianti “storico”: parlano Filippo Cintolesi e Michele Braganti

Serata da tutto esaurito con interventi da Siena, da Roma e anche qualche americano di passaggio venerdì sera da Burde (qui la fotogallery). A quanto pare il Sangiovese, quello vero, vibrante, pieno, corposo ma non troppo, fresco ed elegante ancora piace ANCHE in Toscana! Grande disponibilità di Filippo Cintolesi e di Michele Braganti che hanno risposto a tutte le domande e i dubbi del pubblico curioso e interessato. Grandi vini e soprattutto vini veri di Terroir, diversi per clima, esposizone, composizione geologica ma accumunati dalla passione dei viticoltori che li hanno prodotti.

Dal Salvino di Cintolesi (Gaiole) fino a Radda (Monteraponi) e a Castellina (Bucciarelli) abbiamo apprezzato insieme quanto conta il gusto del luogo, il territorio e la storia nel bicchiere. Nei prossimi giorni (ma già tutti presenti su YouTube) presenteremo i video delle degustazioni e delle chiaccherate con Filippo e Michele ma mi premeva già mostrarvi questa digressione sui confini del Chianti Classico, tema che a Filippo, ma non solo, sta molto a cuore.

E che dimostra ancora una volta che in Toscana come in Italia, spesso gli interessi di cassetta hanno avuto la meglio facilmente di quella storia e di quella tradizione di cui ci riempiamo spesso la bocca.

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