Leggendo già il titolo del post in successione c’è già tutto…il vigneto “sassaia”, i cipressi e il mare di Bolgheri e la piccola magia che ha trasformato questo borgo da rosati senza pretese in una appellation “Superiore”. Inutile ripercorrere la storia, anche se è inevitabile e serve per capirlo e seguirlo tutti gli anni. Soprattutto in quest’annata 2005 dove tutta la Toscana ha pianto a lutto ma gli Incisa (o chi per loro) hanno scommesso sulla leggende delle annata “5”, erede di quei 1975, 1985 e 1995 che stanno facendo la storia di questo vino. E la tradizione non si interrompe oggi…Arrivo ultimo a dire quanto è grande quest’annata, dal naso terroso e mediterraneo come pochi altri, una ricchezza sottesa e diffusa che sa di tutto tranne che di banalità “bolghereux”. Non ci sono eccessi, non c’è piaggeria o scorciatoie. Il naso ha l’ampiezza di un grande chateau bordolese senza averne l’austerità, è cupo senza essere triste, solare senza essere caldo. Ed è in bocca che semmai alza un pò il capo e si mostra fiero toscano non rinunciando a quell’esuberanza che lo distingue da tanti cloni cabernet in giro per il mondo. Tannino leggermente ispido ma sempre delicato in fondo, acidità puntuale e affascinante, gusto asciutto e liscio, assolutamente preciso.  For dummies, anche, ma sarebbe un peccato non conoscerlo bene perchè di emozioni ne regala, eccome.

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