Sviluppo dei territori rurali e mercati internazionali, la tavola rotonda di #Enologica 2011 Montefalco

Sabato mattina nel bellissimo Museo San Francesco di Montefalco, quello del famoso affresco di Benozzo Gozzoli con il vino sagrantino raffigurato, 4 ore intense a discutere di come sviluppare un territorio integrando risorse enogastronomiche, intervento pubblico e imprenditorialità. Occasione importante a Enologica 2011 per rilanciare un ex-territorio modello come Montefalco che ha avuto una crisi di crescita ed identità non banale. Le idee sono venute fuori e la presenza di ospiti internazionali  ha arricchito non poco la discussione che ha incluso nuove tecniche di comuncazione dal cinema al web.Introduzione di Maurizio Belpietro, direttore di Libero:

Sono bresciano quindi ho vissuto da vicino il fenomeno Franciacorta. Certo  all’estero esistono colossi che qui da noi è difficile immaginare e per le piccole realtà è complicato  presentarsi al mondo intero. Franciacorta ha lavorato benissimo ma per ora solo in italia ha fatto davvero breccia. Se non abbiamo imperi abbiamo però bellissime realtà  con  impatto e meZzi per comunicare, sfide solitarie per lo più. Splendide e ben conservate molte realtà rurali  ma che fanno fatica. Si devono individuare alleanze se possibili e usarle di più.

Intervista a Maurizio Belpietro circa il ruolo della rete oggi nel mondo dell’informazione non solo enogastronomica

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=t7GaEwY18VI[/youtube]

Ascoltiamo alcune proposte e punti di vista:

Giampaolo Pioli, Presidente dell’Associazione Città del vino
Sono  circa seicento comuni, Montefalco una di quelle che ha dato di più , non solo valorizzaZione, saluto breve il mio ma rammento due questioni
Ruolo dei comuni base sociali, rapporto vino territorio è centrale , piccole dimensioni delle aziende sono le stesse dei piccoli comuni , quasi tutti sotto 10mila abitanti. Importante discutere dei ruoli , italia delle eccellenze fino ad oggi solo sulle spalle dei comuni. Ora ci vorrebbe regia nazionale per le eccellenze sia per efficacia ma anche efficienza e risparmio con marchio comune condiviso che parli al mondo.

Pierluigi Ronchetti, Membro della Commissione a sostegno e promozione del turismo enogastronomico del Ministero del Turismo
Saluto del ministro , esperienza Montefalco esemplare. Come intro vino settore turistico che soffre meno della globalizzazione e della stagionalità   , giro d affari 15 miliardi di euro l’anno molto bene anche a settembre ,’crisi di mediterraneo ci ha aiutato.  Tanto da comunicare ma difficile sorpassare il campanile.
Tradizione da Grand tour vive ancora ma in pericolo così come il paese. Vino è porta di ingresso importante.

Sandro Camilli presidente Umbria Associazione Italiana Sommelier
Difficile comunicare il territorio umbro,  in realtà noi addetti al lavoro spesso lo trascuriamo, Finanziamenti polverizzati , invece che portare le bottiglie nel mondo bisognerebbe portare le persone qui fisicamente . Giovani vogliono vino che si adatti al loro stile di vita e non solo a tavola anzi
Elementi mirati ben precisi e percepiti in maniera ottimale. Difficoltà oggettive a fare sistema , tutti un passo indietro guardando avanti.

Maurizio Lunelli- Ferrari e la nuova cantina Castelbuono in Montefalco
Dal Trento lanciato nel mondo in Umbria perché qui territorio aveva sua capacita di comunicazione uniche. Castelbuono fa vino dal  2003 ma azienda preesistente. Idea è fare nuova cantina ma che sia  moderna green e bio in vigneto per dare lustro al territorio.
Ecco quindi scultura con Arnaldo Pomodoro, grande testuggine con carapace a cupola , tempio di Bacco si fa il vino ma diventa hub e punto di osservazione del territorio quindi non solo operazione enologica ma paesaggistico culturale. Scultura vivente e abitabile.

Charlie Arturaola, Attore protagonista di “El Camino del Vino” e Sommelier professionista
Con “El Camino del vino” ho fatto crossover , messo insieme esperienze di tutta la mia vita passata anche promuovevendo l’italia del vino. Idea è venuta da produttori sudamericani. Susanna Balbo di wines argentina grande merito e dice che puoi parlare di vino e cibo ma mai dimenticare le persone , capire se le persone lo vogliono fare. Il finanziamento è stato alla fine fatto da famiglie argentine quasi tutte  di origine italiana. Idea era mostrare tradizione degli emigranti e  dall idea di comunicare un territorio e infatti da 6 aziende siamo arrivati a 23 da Mendoza.
Non un documentario ma una fiction ed ecco la trama con la perdita del gusto per il vino da ritrovare viaggiando tra i vigneti argentini.  Altra idea è che ci vuole esca e motivo per far bere e interessare le nuove generazioni, questo l’ obbiettivo del film più ambizioso e utile in prospettiva

Michael Mondavi, Presidente Folio Studio’s
Racconto della piccola-grande storia di Napa Valley 18mila ettari, aziende piccole e piccolissime,  il 77% da meno di 60 Mila bottiglia , 95% family owned ma ben 11 miliardi di dollari di business collegato, clima mediterraneo poca pioggia, vento aiuta a rimuovere inquinamento.
Non è stato facile all’ inizio ma poi la collaboraZione e condivisioni tra aziende tutte alla ricerca della qualità è stata grande e continua, nessuna gelosia del sapere, sistema sistema sistema.  Almeno dal 1944 c’è accordo scritto e questo ha reso possibile il Judgement of Paris del 1973 che
Mise la Napa valley sulla mappa mondiale del vino definitivamente poi oggi facciamo aste benefiche,  master, symposium, ritrovi per professional writers: tutto quanto serve per far parlare di Napa nel mondo. Un po come in Champagne …Ma non basta, facciamo tante opere di salvaguardia legale, idem e tanto sul territorio opere per mantener e preservare territorio al suo massimo, lavoro di zonazione ma tanta salvaguardia paesaggistica, agronomica bio e  green economy.”, salvaguardia del suolo fondamentale.
Da 65mila persone a 130 Mila oggi e da 9mila a 43mila acri, da 2 milioni di dollari valore vendemmia totale del 1960’ai 450 milioni di oggi con tonnlate di uva da 23 Mila a 138 mila ( valore moltiplicato trenta volte da 100$ a 3 Mila valore creato più che quantità decuplicando reddito medio delle famiglie della zona. Oggi tutti i produttori della Napa valley quando parlano del loro lavoro e dei loro vini prima presentano la California, poi Napa e solo come terzo elemento il loro brand.

Andrea Gori, sommelier informatico, Il Grand Tour del bello e del buono dal bedaker ai blog

La rete e il vino hanno una naturale vicinanza e il web rappresenta il luogo ideale per comunicare il vino. Per ora poco sfruttato perchè aziende ci credono poco e mancano modelli di business redditizi. Da una parte ci sono i contenuti con la stampa e le guide tradizionali che non capiscono e non vogliono abbracciare le innovazioni, dall’altra il web che all’inizio in maniera dilettantistica mentre oggi in maniera professionale affronta temi con approfondimento sempre maggiore nonostante i pochi mezzi, La tecnologia sopperisce alla scarsità di contenuti.  In Italia il web è comunque scoperta recente e molto grazie a Facebook e il web mobile, canali fondamentali per il passaparola che è uno dei capisaldi del marketin del vino. Mancano modelli di business reali come per  stampa, ci sono per adesso il network Vinix, la concessionaria Vinoclic e  Winenews ma si potrebbero immaginare modelli tipo freemium anche molto redditizi per chi ha idee e conosce meccanismi del web.  Almeno sul web le reti e i campanili non sono così forti, vedi la nascita di blogzine e varie aggregazioni tra blogge e giornalisti a dare testate di un certo valore e influenza. Ma la vera rivoluzione della comunicazione è appena accennata. ecco qui alcune idee per usare il web per fare Content Curation nel campo del vino e del cibo e per quanto riguarda turismo e viaggi ci sono opere impressionanti come SonicIceland o l’esempio di HTML5 con il video interattivo degli ArcadeFire e molte altre che devono ancora arrivare che usciranno dal modello di prodotto classico trasposizione in elettronico di struttura cartacea rompendo gli schemi temporari e seguendo quello delle mappe mentali.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=SYdJAi-BBrs[/youtube]

Massimiliano Bergami, Direttore ALMA MATER Bologna “L’organizzazione delle Reti”
Valore delle reti sul territorio, qualè? Stereotipo nanismo vale a maggior ragione nell eno food ma anxhe turismo in genere.  Dimensioni limitate peró di per sè è un bene, garantiscono tutela ma hanno limiti in campo internazionali. Non è momento peró normale questo , non si esce da crisi. Tema dei consumi fondamente e soprattutto ridefinizione del lusso. Stato in Cina, interessante progetto tra Pechino e suo porto, in mezzo sta nascendo città Sopra risaie che sara euro Cina forum, centinaia di km2 in stile europeo che significa anche qualità della vitA. Stanno cercando contenuti europei intermini di arte contenuti e modi di vivere. Qui le abbiamo arte cultura modo di vivere, quindi dobbiamo pensare ad esportarle! Noi operiamo sempre su scale troppo piccola ma occhio a non perdere questo treno.
Da noi roba tipo Napa è difficile noi abbiamo consorzi top down e tra soggetti troppo simili, serve rete che è tra soggetti diversi e spesso bottom up.
Nel Wine food non ci sono esempi come Ducati e motoristi ca emiliana, soggetti e fornitori insieme. Ci devono essere ancore aziende guida che organizzino il resto dei partner. Caprai lunelli qui, puntare e valorizzare vino e territorio e azienda singola viene di conseguenza. Il pubblico dovrebbe essere su valorizzare imprese guida, creare cornici dove lavorare e supportare la formazione. Ricordiamoci sempre di un vecchio detto bolognese “Meglio guadagnare in due che perdere da soli”

Alessandro Regoli, Direttore di Wine News
Punta di diamante del territorio vino si identifica con un luogo di produzione, paragone con arte scultura o musica non con moda. Eccellenza nasce sempre in luogo dove terriccio viene tutelato e ben veicolato. Internet è ideale per piccoli territori e prodotti di nicchia, pubblico enorme e relativamente poca spesa. Fondamentale il ruolo di una Agenzia di comunicazione con compiti specifici, una per ogni territorio del vino che però non possono essere centinaia in Italia, già una decina comunicati bene sarebbero un passo avanti enorme e significativi in campo internazionale.

Spazio al termine per il riepilogo e la consegna del Sagrantino d’Oro a Franco Ricci per i meriti di Bibenda nella comunicazione del Territorio Montefalco, anche con il Concorso Master del Sagrantino.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=vHU1G6UAMtA[/youtube]

e infine Michael Mondavi che diversamente da molti produttori italiani pare rendersi perfettamente conto dell’importanza del web nel business del vino:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=AeiE84BLnn0[/youtube]