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Barolo Cannubi 2011 L’Astemia Pentita

Dalla collinetta più celebre di tutto il vino italiano un vino che sfida la storia a livello di bottiglia e di cantina ma che ci rimane inderogabilmente legato a livello di gusto e aromi. Ed è un vero piacere sentire nel bicchiere le rose, la frutta rossa di lampone e ribes, le note spezzate di cardamomo e bergamotto, i tocchi di incenso e quell’incedere solenne che solo Cannubi sa dare senza scadere in pesantezza.

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Dinamico Vino rosso piemontese L’Astemia Pentita

Un vino che ha fatto discutere prima ancora che se ne fosse aperta una bottiglia vista la forma iconoclasta e provocatoria in una terra di rossi classicissimi. Anche il blend è considerata un’eresia in una terra di 100%… e invece ecco che Mauro Daniele mette a punto un vino molto piemontese con gli elementi del frutto inconfondibile del dolcetto che si sposano con la grande frutta rossa e nera della barbera e alimentando il suo tocco affumicato con alcune note di rosa e tabacco della componente di nebbiolo.

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Le storie di Langa con L’Astemia Pentita martedi 12 aprile a Verona per God save The Wine al Due Torri Hotel

Dopo il grande successo riscosso a Milano, torna con noi a Verona L’Astemia Pentita con tutta la sua carica di passione e rinnovamento per la comunicazione e l’immagine del vino italiano. Ma anche con le sue storie che abbiamo cominciato ad ascoltare nello scorso festival e che vogliamo approfondire a Verona al Due Torri Hotel assaggiando altri vini dell’azienda e ri-incontrando Svetlana e Mauro Daniele, l’enologo. (altro…)

Dolce e pungente Nebbiolo: la nuova giovinezza del nostro vitigno più nobile

Non solo le bollicine, forse il lato più spiazzante e davvero nuovo per questo vitigno, ma anche altre interpretazioni originali o iperclassiciste (vedi il ritorno alle lunghissime macerazioni) hanno reso gli ultimi anni molto interessanti e stimolanti per questo vitigno da sempre associato a vini importati e strutturati. Su Business People di Gennaio cerchiamo di fare una orizzontale di proposte che ne colgano la capacità di leggere il territorio a livello di cru ma anche quello di prestarsi a nuovi utilizzi tutti da scoprire e da godere. (altro…)

Poderi Luigi Einaudi e la scommessa del futuro di un grande passato | Verticale Cannubi 1998-2005 e Dolcetto di Dogliani

Non è per niente facile chiamarsi “Einaudi” e proporre al mercato vini all’altezza del nome e del blasone della famiglia, nota in tutto il mondo per i vari presidenti, musicisti ed editori importanti donati all’Italia. Quando poi “Einaudi” campeggia su una etichetta, dal vino all’interno ti aspetti sempre quell’aura di signorilità che si impone ad un grande vino di Langa. Quando Lorenzo Raimondi fu chiamato agli inizi degli anni ’90 la strada da fare era tanta e soprattutto le barrique imperversavano… (altro…)