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Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Rita Mulas e il terraforming del Carignano del Sulcis a Portoscuso

Rita Mulas in qualità di direttore tecnico Convegni della Villa Medicea che ogni anno ospita il Convegno  ha l’onore di aprire la mattinata e insieme al prof Scalabrelli Università di Pisa ci presenta il  Progetto pilota del Polo del Carignano a Portoscuso, un esempio di come la biodinamica possa diventare una parte importante nella bonifica e riqualificazione di un sito degradato da attività industriali minerarie ma non solo. Istruttivo e in parte triste come sempre vedere certi obbrobri ed errori, ma un progetto che ci da un carico di ottimismo per il futuro. (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi | Lisa Granchi e la Fermentazione vinaria spontanea: quali lieviti costruiscono il terroir?

Tema annoso e dibattuto quello dei lieviti in vinificazione con la grande “moda” dei lieviti autoctoni in risposta ad anni di lieviti selezionati e prefabbricati dall’industria. Ma che cosa si intende davvero per autoctono e come mai non è così facile stabilirlo ce lo ha spiegato Lisa Granchi dell’Università degli studi di Firenze alla Facoltà di Agraria Dipartimento di Biotecnologie Agrarie Sez. Microbiologia. Il tutto a partire dall’acino d’uva e la sua naturale predisposizione a diventare vino fino alle selezioni in cantina che determinano il vero “gusto” di un vino, spesso più di una cantina che di un territorio. Vediamo come. (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Stefano Mancuso e la comunicazione nelle piante

E se sulla terra avessero vinto i vegetali? E se la nostra accezione dispregiativa di “vegetale” dovesse essere completamente ripensata? Stefano Mancuso, direttore LINV Laboratorio internazionale di Neurobiologia Vegetale  ha prodotto un intervento illuminante che ha posto la platea davanti a nuovi scenari e ad un modo diverso di guardare al verde che ci circonda.

Non necessariamente un mondo più rassicurante però… (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Daniele Maestri, il corno letame ante litteram e la sapidità dei vini bio

Tra gli interventi della mattinata al Terzo Convegno di Biodinamica a Cerreto Guidi,  illuminante la presenza di Daniele Maestri che ha raccontato non solo i retroscena e i migliori assaggi dello speciale Biodinamica presentato sul penultimo numero di Bibenda ma che ha ripercorso alcune sue avventure da bimbo per mostrarci come la biodinamica non sia qualcosa di così fuori dal mondo nè di così esoterico. Da scettico e da degustatore, un punto di vista da leggere e gustate riga dopo riga che dà ragione a chi sostiene che tutti i grandi vini che sono espressione forte di terroir sono in qualche misura “biodinamici” anche senza manifestarsi e proclamarsi come tali. (altro…)

Terzo Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Leonello Anello e l’astralità della pianta

Ormai Anello non si nasconde e parla da “adulti” senza paura di essere preso per un santone o un esoterico. Nelle sue parole ci sono convinzione nei propri mezzi ed entusiasmo che viene dalle riprove pratiche delle applicazioni di un certo tipo di coltura e  di vinificazione. Del resto il movimento si allarga e qualche risultato straordinario nei vini , oltre a quello ambientale, si comincia a vedere. Per il consumatore  medio sentir parlare di energia e astralità e volontà della pianta può non essere importante ma per chi ha a cuore il nostro ecosistema, dovrebbe trovare 5 minuti per ascoltarlo e per capire che forse la tradizione di molti coltivatori ha sempre funzionato e sempre funzionerà, perchè “naturalmente” in sintonia con la natura e un certo modo di partecipare all’energia complessiva del vigneto. (altro…)

Rucantù Tenuta Selvadolce Pigato 2007 Riviera Ligure di Ponente

Dolce e delicato, floreale tiglio e sambuco, leggero agrumato iodato salino in sottofondo, mare ed erbe aromatiche, bocca delicata esplosiva di aromaticità basilico, macchia mediterranea ginepro salvia, pesca bianca e ribes bianco, bocca che esalta e rimanda ai profumi del naso con maggfgior consistenza, pulito e finale croccante. (altro…)

Fattoria Montellori, la ricerca della bevibilità e il gusto della sfida del metodo classico in Toscana

Dal sogno un pò ardito ma ormai solida realtà del metodo classico in Toscana fino al Dicatum, sangiovese in purezza di stoffa e classe ma sempre memore delle proprie origini, la storia di Montellori di Giuseppe Nieri prima e Alessandro poi è tutta improntata alla valorizzazione  di angoli di Toscana da sempre votati alla viticoltura (Cerreto Guidi, Montalbano) e alla scoperta di altri da valorizzare e interpretare (Fucecchio, Vinci). (altro…)

Brunello di Montalcino Stella di Campalto 2005 Podere San Giuseppe

Esempio eclatante di terroir che annulla il vitigno nel senso di Fregoni? Naso unico al mondo ovvero lavanda irisi e viola e fiori secchi misti a frutta sotto spirito con sensazioni di anice finocchio e qualche spezia esotica come cardamomo, sottofondo di tabacco e liquirizia: quadro solo possibile a montalcino e con il sangiovese. (altro…)