cinghiale

Giovedi 18 aprile Ornellaia e Cinghiale in Palagina!

L’incontro più atteso tra la cucina più sofisticata della tradizione toscana con uno dei vini più iconici di Italia da qualche anno in stato di grazia quest’anno lo faremo in Palagina! Per salutare Ornellaia 2021 avremo uno spettacolare  menu completo e tutti i vini della Tenuta protagonisti di una cena luculliana nello scenario magnifico del Valdarno fiorentino… vi aspettiamo! E se non siete tranquilli di tornare a casa guidando, abbiamo una condizione speciale per voi per dormire direttamente lassù in campagna.

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Famiglia Zingarelli Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2019

Ormai al decimo anno sul mercato questa Gran Selezione che è stata fra le prime ad essere rilasciata sul mercato per questa tipologia con la 2009. Annata bella questa 2019, di quelle che forse non ricapiteranno mai più e che possiamo cominciare a goderci senza troppi patemi. Al naso ha subito una impronta elegante ma di concentrazione importante. Si sente il territorio, il microclima fresco, belle note di viola e rosa prima che il frutto rosso tra ciliegia, mela rossa, squillanti , poi tabacco, oliva tostata, legno bello e misurato. Un vino sicuro, deciso, asciutto e floreale con grande passo al palato dove si possono godere della bella succulenza di amarene, cacao e arancio, vino luminoso e avvolgente con un tannino ben estratto e ben presente.

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L’Aja Bruciata Vermentino Maremma DOC 2022 Andrea Zingarelli

Un progetto ambizioso questo di Andrea Zingarelli di produrre un grande vermentino di alto lignaggio e capace di sfidare il tempo dalle tenute maremmane di Rocca della Macìe. Il progetto si inserisce a pieno nella svolta di questa azienda verso la qualità intrapresa negli anni 2000 e lo fa dedicando attenzione e profondità ad un vitigno troppo spesso usato in Toscana per vini ruffiani da spiaggia o poco più. Qui invece, complice il suolo (una vigna di 5 ettari su suoli di tessitura franco sabbiosa, con la presenza di arenarie quarzose) il microclima e l’uso francese delle fecce fini a lungo portano ad un vino elegante e distinto che si fa ricordare.

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Venerdi 15 Marzo i cru di Rocca delle Macìe tra Maremma e Chianti Classico in trattoria

Si prospetta una serata davvero sfiziosa quella prossima con Andrea Zingarelli con i cru di Rocca delle Macìe , la storica azienda di Castellina in Chianti che in Maremma è sempre stata protagonista con il Morellino e ora fa sul serio anche sul vermentino con un cru di altissimo livello, ovvero L’Aja Bruciata da una vigna di 5 ettari su suoli di tessitura franco sabbiosa, con la presenza di arenarie quarzose. Lo accompagnerà una  verticale della Gran Selezione Sergio Zingarelli 2010-2019, cru ormai storico ottenuto dal vigneto le Terrazze a Castellina , posto ad una altitudine media di 330-340 slm, terreno franco-argilloso, molto calcareo e ricco di scheletro; argilla 35%, limo 37%, sabbia 28%.. In abbinamento un grande menu a cura di Paolo Gori che metterà in evidenza le sfumature dei vini.

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Ridolfi Brunello di Montalcino 2018

La 2018 a Montalcino è considerata un’annata complicata ma vista in prospettiva freschezza e basse temperature davano la possibilità rara di puntare su vini eleganti fini e sottili senza il peso e la struttura di altri millesimi. In questo Brunello di Ridolfi 2018 l’equilibrio è decisamente riuscito con naso di ribes nero, fragole in confettura carrube, frutta di bosco, poutpourry floreale, note di macchia mediterranea, pepe, resine.

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Ridolfi Brunello di Montalcino Riserva Mercatale 2017

La riserva è la tipologia più misteriosa oggi a Montalcino ma gli esemplari migliori sono spesso vini indimenticabili. Questa Riserva 2017 da Ridolfi ha lucentezza e colore quasi ancora rubino che catturano lo sguardo e l’immaginazione. Naso di componente classica della tipologia con sottobosco, spezia e lieve tostatura e pepe ma sorprendente quanto esprima anche frutta fresca scura.

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Ridolfi Brunello di Montalcino Donna Rebecca 2018

Un vino insolito e che pare quasi fuori dal tempo questo Donna Rebecca di Ridolfi che nasce grazie all’utilizzo della barrique, il famigerato legno piccolo che tanto ha influenzato l’espressione del Brunello di Montalcino negli anni 90 e 2000. Sia la vinificazione che il successivo affinamento di questo Brunello avviene infatti in legno piccolo e le note vanno dalla mela all’albicocca oltre frutto di bosco che qui ha carattere più solare, radioso e rosso rispetto al suo corrispettivo Brunello Annata 2018.

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Lunedi 30 Ottobre cena La nuova Montalcino di Ridolfi con lardo, castagne, cinghiale e tordi

Come ogni anno siamo orgogliosi di festeggiare le nostre Tre Forchette Gambero Rosso con una serata insieme! Il prossimo lunedi 30 ottobre insieme con la cantina Ridolfi per parlare della nuova Montalcino da bere. Ridolfi è una delle più belle nuove realtà ilcinesi e avremo occasione di verificarlo con tutti i loro vini dallo spumante rosè fino al Donna Rebecca passando per Brunello 2018 e Riserva 2017.
Nei piatti Paolo Gori vi propone abbinamenti intriganti e sontuosi per giocare con sensazioni forti e appaganti…

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Michele Satta Costa di Giulia Bolgheri Bianco DOC 2022

La prossima scommessa della Bolgheri DOC è sicuramente il bianco e visti i tempi, il clima e lo stato dell’enogastronomia in occidente la tendenza a investire sui vini bianchi è da accogliere in maniera positiva. Questo Costa di Giulia di Michele Satta mostra come James riesca a interpretare il territorio in maniera bilanciata con un occhio ovviamente ai bianchi bordolesi (che nascono da semillon e sauvignon e spesso hanno margini di invecchiamento quasi paragonabili ai rossi) e dall’altro alla costa toscana con i suoi richiami aromatici e il suo clima.

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Le Macchiole Bolgheri DOC 2021

Uno dei vini simbolo della denominazione è da sempre questo campione del territorio proveniente da una delle cantine storiche della denominazione. Le Macchiole produce questo Bolgheri dal 2004 da vigneti piantati dal 1998 in avanti a varie quote e su un mosaico di territorio che permette di esprimere alla grande le caratteristiche dei vari vitigni coinvolti ovvero merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon e syrah. Affine per il 70% in barrique e per il resto in cemento con un occhio sempre rivolto alla bevibilità senza rinunciare a grandeur ed esplosività di frutto. Davvero difficile in un’annata favorevole poi come la 2021 non godere nel bicchiere.

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