domenica

Domenica 31 tutti al mare con God Save The Wine!

Siamo quasi arrivati alle sospirate ferie ma fino ad allora non ci fermiamo certo con il caldo! Anzi con la bella stagione con  God Save The Wine colonizziamo le spiagge più belle d’Italia come quella di Marina di Pietrasanta con il mitico Bagno La Bussola! Una serata speciale vi aspetta domenica 31 luglio prossimo in compagnia di tante bellissime aziende e un buffet sontuoso per addolcire la calura…

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Il pranzo della domenica in trattoria, da domenica 8 novembre

Da domenica 8 novembre apriamo le porte di casa Gori per accogliervi! Del resto, in questo momento difficile è ancora più vero che  le occasioni speciali si passano in famiglia… Vi aspettiamo la domenica a pranzo a casa Gori con il nostro menu classico e tutto il calore che possiamo dimostrarvi a distanza di sicurezza.

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Torna Chiantilovers! Domenica 11 Febbraio la più grande festa del vino italiano alla Fortezza da Basso

Ormai è diventato un appuntamento fisso per la scena italiana del vino  in Toscana e non solo… non ci sono altre feste paragonabili a #Chiantilovers e oltretutto per un pomeriggio potete sentirvi veri degustatori perchè nei calici avrete le primizie delle annate 2017, 2016 e 2015, prodotti in arrivo sui mercati i prossimi mesi ma che già ci dicono molto su qualità e finezza del Chianti che verrà. Il vino più famoso nel mondo non poteva che iniziare alla grande il 2018 e domenica 11 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze ve ne renderete conto di persona!

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A day at the races

Prendo a prestito il titolo di uno dei più bei dischi della storia della musica per descrivere il gusto, l’atmosfera e la magia che per un giorno hanno restituito vita ad uno dei luoghi meno conosciuti di Firenze, ovvero l’Ippodromo del Visarno, quello del trotto per gli appassionati. Ne avevo ricordi offuscati e del tutto sommersi che sono riapparsi come in un flash quando con mio figlio mi sono avviato al gabbiotto delle scommesse per puntare su Special TGRF, il cavallo abbinato alla nostra Trattoria. Vedere tutto con gli occhi di un bambino non sempre è possibile ma ieri l’emozione di mio figlio di fronte al verde, ai cavalli, ai rituali degli scommettitori e ai pranzi delle famiglie sotto la tettoia, la coda per il caffè, la campanella dei “cavalli in pista” e lo scandire dei secondi alla partenza con la macchina con i cancelletti che si avvia sulla pista mi ha immerso in una atmosfera d’altri tempi quando uomo e cavallo da corsa avevano un altro significato.

Ogni anno il primo venerdì di Marzo in Trattoria beviamo il Sassicaia e facciamo una cena in onore di questo vino mitico che però non sarà forse mai famoso come Ribot, il cavallo della Scuderia degli Incisa, razza Dolmello Olgiata, capace di vincere tutte  e 16 le gare in cui partecipò compresi due Arc de Triomphe a Parigi. Mi passava tanto oggi per la testa mentre nei locali dell’ippodromo tra una gara e l’altra si potevano visitare i banchi dei locali storici fiorentini, dai trucchi e parrucche fino al gelato passando per il Museo di Galileo, i fiori, le terrecotte, le tipografie, i vinai, gli occhiali, i libri.

Per l’occasione del Palio era tutto pieno di famiglie e di appassionati, insieme mescolati e in tranquillità a divertirsi facendo il tifo per il cavallo con la propria pettorina. Una scommessa, qualche corsa a urlare e tifare, un piatto di ribollita, un bicchiere di vino , il caffè e un sigaro sotto la tettoia mentre le Madonne Fiorentina compivano i propri volteggi.

Oggi l’ippica è in grave crisi eppure lo Stato incassa dal gioco d’azzardo ogni anno quasi il 30% in più di quello precedente e nonostante tutte le considerazioni che si possono fare nel trattamento dei cavalli io riesco a percepire l’ippodromo come un luogo immensamente più sano e al limite anche educativo rispetto ad una qualsiasi sala slot o sala scommesse di città. Ho visto mio figlio scommettere i suoi due euro e gioire nel vincerne altrettanti e altrettanto tranquillamente dire: “Babbo, basta così voglio fare un regalo a mio fratello”, non ho visto nessun demone in agguato perchè quello che tutti respiravano era un’atmosfera di festa di paese e di grande famiglia.

Ma che ci volete fare, noi esercizi storici poi in fondo siamo sempre i soliti noiosi tradizionalisti .

Pinocchio Burde Teatro delle Spiagge e Conad per una festa in galleria, ecco come è andata!

Imprevedibile ma gradito successo di pubblico per la festa in Galleria della Conad in via del Pesciolino con i vini di Capezzana, di Fonti a San Giorgio e Castelvecchio. Una piccola grande festa di paese in una zona sempre poco considerata ma che ha dimostrato voglia di trovarsi insieme e scoprire gusti e profumi inconsueti per un pubblico in genere solo attento alla spesa. (altro…)

Brunch Four Seasons Firenze Autunno Inverno 2011-2012 | il lampredotto debutta in alta società

Siamo sicuri che non è la prima volta che succede che un glorioso cibo di strada umile e popolare viene messo sotto i caldi riflettori di un posto sontuoso e dal lusso quasi sibaritico però raramente operazioni del genere vengono fatte con il garbo e la precisione che Vito Mollica e il suo staff gli hanno dedicato. Ma non è l’unica sorpresa del Brunch domenicale qui.

Ad esempio oggi grande impressione e soddisfazione per l’uovo cotto alla giapponese a 60 gradi e il suo sontuoso condimento…. (altro…)

A tavola con il Sauternes | Abbinamenti (im)possibili con i vini dolci

Quando si parla di vini dolci a tavola le reazioni sono spesso di orrore e disgusto e tiriamo in ballo scusanti varie per non provarci nemmeno. Vito Mollica del Four Seasons Firenze invece di fronte ai 12 vini previsti per la serata, uno per ogni annata da 12 grandi Chateau di Sauternes e Barsac compreso il monumentale Chateau d’Yquem (a seguito della grande degustazione pomeridiana di cui trovate traccia qui), si è ingegnato per adattare alcuni suoi piatti alla causa e riuscendo al contempo a non esagerare in intensità e consistenze per permettere una cena agevole e senza affaticamenti eccessivi al palato, cosa scontata quando si vanno a bere vini con minimo 14% di alcol e 150 grammi/litro di zucchero… (altro…)

Il Vermentino e la Toscana, terroir, microclimi e stile dalla Maremma fino ai Colli Apuani

Se qualcuno voleva un motivo per essere a fine maggio (26 e 27) ad Alberese al Primo Simposio Internazionale organizzato da Arsia ne ha trovati qualcuno in più domenica di buona mattina a Vinitaly. E anche io non posso negare che ogni volta che mi avvicino a questi vini ho sempre qualche sorpresa e sostanziosa scoperta.
La degustazione parte dal sud della Toscana, in un percorso che va un pò a ritroso di quello che può essere la diffusione del vitigno nei secoli con la zona del Candia come la prima storicamente riconosciuta e via via a scendere verso Pisa, Livorno (straordinario il successo recente del Vermentino di Bolgheri) e infine Grosseto con il Montecucco, la Maremma e le sue coste velocemente colonizzate. Ma c’è una identità di questo vitigno, almeno in Toscana? C’è la capacità di leggere i diversi terroir? E’ vero che Vermentino e Furmint ungherese sono parenti prossimi? Prevale l’enologia o l’uva è libera di esprimersi? Domande cui qualche risposta è stato possibile fornire durante la degustazione grazie ai 6 campioni degustati. (altro…)

Emergency a San Gimignano, la Zeta Collection di Mattia Barzaghi vi aspetta domenica 6 settembre per cena!

Ci sono posti peggiori dove finire la domenica, giusto? E ci sono anche modi peggiori di spendere i soldi che per Emergency di Gino Strada. Domenica 6 Settembre nell’agriturismo il Caggio (a 5 minuti da San Gimignano, posto bellissimo, ricordate il wine pool party?) ecco la prima asta benefica della Zeta Collection, ovvero la serie di 40 (come gli anni di Mattia, appena compiuti)  Magnum realizzate a mano dall’artista Cassandra e altri.

E io che ci faccio lì oltre ovviamente allo scroccare una cena? (altro…)