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Oro di Caiarossa Igt Toscana 2014

Ecco un passito che nasce con la voglia in realtà di essere un muffato quando le circostanze lo permettono…e in questa 2014 con una vendemmia condotta a metà novembre su uve sane, ben passite c’erano anche tracce importanti di muffa nobile. Protette da una comunità di poiane che tengono lontani i volatili e recenti che le nascondono a cinghiali e caprioli le uve di petit manseng biodinamiche di Caiarossa portano ad un vino ambrato con note invitanti di frutta secca come albicocche e agrumi ma sempre punteggiate da pepe bianco, iodio e note ferrose classiche dei muffati a riecheggiare sauternes e vini simili.

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Bordeaux 2016, i miei assaggi tra Rive Droite e Rive Gauche: i migliori Margaux, Pauillac, St Emilion, Pomerol e Pessac Leognan

Come ogni anno è stata una bellissima esperienza l’assaggio di tanti 2016 da Bordeaux, il meglio del meglio della produzione delle denominazioni principali raccolto insieme da Millesima per il Panorama Primeur Tasting. Si assaggiano i vini in un momento molto particolare della loro vita ovvero appena andati in bottiglia e per l’ultima occasione in cui si possono acquistare en primeur ovvero il momento in cui è forte l’influenza del legno ma anche un momento dove la qualità si percepisce in maniera molto più agilmente rispetto ai “veri” primeur vicinissimi alla vendemmia.   (altro…)

Chateau Du Tertre Margaux AOC 2010

Pochi metri di altitudine fanno enormi differenti a Bordeaux e soprattutto a Margaux dove le colline e i rilievi sono rarità…raro come quello dove sorge Chateau du Tertre, una collina di ciottoli e ghiaia su cui giacciono i vigneti storici (ma negli ultimi anni in parte rinnovati con nuovi investimenti da parte di Eric Albada Jelgersma) che sono per il 40% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot, 20% Cabernet Franc e 5% Petit Verdot. L’annata di grazia 2010 si fa sentire e sebbene giovane mostra già una bella stoffa.

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Il senso dei formaggi di Romina Marovelli per i vini bordolesi, muffati compresi!

Romina Marovelli con il suo caseificio in Garfagnana è da anni protagonista di eventi e serata di altissimo rilievo grazie alla qualità della sua produzione ma anche grazie alla grande attenzione che presta agli abbinamenti dei suoi prodotti con i grandi vini, una strada non sempre facile come sembra ma fonte di grande soddisfazione se fatti con cuore e metodo. Durante la nostra serata con i vini bordolesi di Chateau Giscours, Chateau du Tertre da Margaux e Caiarossa da Riparbella (che fanno parte della stessa famiglia proprietaria ovvero Albada Jelgersma) i suoi formaggi hanno mostrato grande carattere.  (altro…)

Pergolaia IGT Toscana 2013

Il vino d’ingresso alla tenuta di Caiarossa è quanto di meglio si possa trovare per capire l’approccio seguito in azienda ovvero la volontà di unire la tradizione toscana con lo stile bordolese in una maniera originale rispetto alla vicina Bolgheri. Al di là della pratica biodinamica, spicca in questo Pergolaia 2013 (annata attualmente in commercio, quindi con molto tempo in bottiglia rispetto a vini simili) la freschezza e la piacevolezza del sangiovese appena addolciti dalla morbidezza del merlot e la spaziatura del cabernet franc che tolgono la punta di leggero amaro che a volte in sangiovese di queste zone costiere può mantenere.

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Chateau Giscours Margaux AOC 2010

Un’annata straordinaria la 2010 a Bordeaux che ha prese tutti in contropiede perché non era pensabile bissare la grande qualità della 2009. E invece la 2010 se per certi versi non è stata migliore di certo non è stata da meno… A Margaux, dove dal quattordicesimo secolo sorge Chateau Giscours e il suo grand vin, l’annata ha esaltato l’eleganza naturale del terroir con un vino che già oggi comincia a mostrare la sua stoffa e qualità.

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La ricetta del cassoulet alla Toscana con Paolo Gori

La ricetta è originaria della Languedoc dove sono addirittura tre le città che ne rivendicano la paternità ha una cottura complessa e sfaccettata che mette insieme una lavorazione lunga e ricca di passaggi dalla cottura delle verdure fino all’unione delle varie carni e fagioli nel forno. Secondo la tradizione francese infatti il padre della ricetta sarebbe Castelnaudary con la madre Tolosa da cui deriva l’uso della salsiccia e infine Carcassone come Spirito Santo , di certo la città dove questo piatto viene assaggiato per la prima volta da milioni di persone ogni anno vista l’affluenza turistica. Paolo Gori ne ha ideato una versione toscana per accompagnare i vini della serata bordolese  con i vini della famiglia Albada Jelgersma omaggiando il giovane direttore tecnico di Caiarossa a Riparbella ovvero Julian Reneaud, originario proprio di Carcassone.

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Venerdi 2 marzo Bordeaux e Riparbella da Burde! Caiarossa, Chateau Giscours e Chateau du Tertre in trattoria a Firenze

Ci siamo finalmente! Il prossimo venerdi 2 marzo ci troveremo per una serata in trattoria a Firenze in cui uniremo idealmente e nei bicchieri Bordeaux e Riparbella. Sarà l’incontro di Chateau Giscours, Château du Tertre da Bordeaux con Caiarossa da Riparbella in una serata che vede accanto i vini della famiglia Albada Jelgersma, l’incontro di due grandi territori e interpretazioni emozionanti di cabernet, merlot e petit verdot. Una serata per capire analogie differenze e il valore del terroir in Toscana e nella zona vinicola più importante e storica del mondo.

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Bordeaux 2012: cosa comprare en primeur, la guida in edicola su Business People di Maggio

Bordeaux è un mito che rinasce e si aggiorna ad ogni stagione, capace com’è di mobilitare attenzione ed energie finanziare da capogiro. Nonostante un preoccupante calo di ordini dalla Cina (circa il 20% in meno, anche se rimane sempre il primo cliente), la congiuntura vendemmiale ha portato ad un benefico calo della produzione capace di compensare la mancata richiesta da parte del mercato. (altro…)

Bordeaux 2011, guida agli ultimi acquisti…in edicola

Visita a Bordeaux illuminante e corposa grazie a Millesima.com ed ecco che esce su Business People un report quanto più possibile esaustivo sull’annata che è stata accolta con entusiasmo non eccessivo dopo i fasti delle 2010 e 2009. Ma oggi che sappiamo che la 2012 non è così eccezionale come si credeva ecco che forse conviene puntare qualche soldino sulla 2011 che è all’ultima tranche dell’en primeur. (altro…)