medoc

Chateau Les Landes de Cach Pauillac 2011

L’appellation più ambita e affidabile di tutta Bordeaux è sempre Pauillac con le sue note ferrose e potentemente fruttate rese ancora più ampie dal millesimo ricco ed energico. Un 50% di merlot e 50% di cabernet sauvignon affinate per 14 mesi in barrique completamente nuove danno un vino dove le note eleganti di peperone si mescolano a quelle di frutta di bosco e caramello cui si aggiungono liquirizia, pepe, menta e pepe nero. (altro…)

M de Chateau Marquis de Terme Margaux AOC 2011

La grande M in etichetta richiama lo storico Chateau ma allo stesso tempo sottolinea lo spirito di Margaux, la raffinatezza insieme alla potenza, una AOC che ha un posto speciale nei cuori di tanti appassionati di vino nel mondo. In questo second vin la freschezza è notevole e la leggerezza di frutto è davvero Margaux con note piacevoli di mirtillo, ribes rosso e lamponi con una bella componente di liquirizia, spezie fini e tratti balsamici. (altro…)

Chateau Belgrave St. Julien Haut Medoc (magnum) 2011

Uno degli Chateau storici del 1855 allora classificato come 5eme cru classè nel Medoc. Un blend di 60% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot e 5% Cabernet Franc che passano nel consueto elevage in barrique. Il risultato, amplificato dalla magnum, è di una freschezza disarmante e una purezza di frutto davvero cristallina. Un vino che colpisce subito per la sua grazia inensità e piacevolezza ma anche per la sua energia. (altro…)

Chateau Haut Gros Caillou St. Emilion 2012

La rive droite con la sua preponderanza di merlot è ben rappresentata da questo grand vin di St. Emilion (80% Merlot, 20% Cabernet Franc) con un naso in cui si rincorrono caramello, frutta di bosco squillante e fresca tra mirtillo ribes e una curiosa speziatura che rende conto del bel terreno ciottoloso sotto i 7 ettari vitati di questo Chateau. (altro…)

Chateau Rahoul Blanc Graves 2011

Un bianco sorprendente come tanti Graves cui il nostro palato e il nostra naso non sono affatto abituati. Chateau Rahoul ci porta un vino intrigante e profumato intensamente di melone fiori e frutta bianca (pera), spezie e aromaticità come di bergamotto a partire da un blend intrigante di 78% Sémillon, 15% Sauvignon blanc e 7% Sauvignon gris che trascorre 9 mesi in barrique nuove per il 20%. (altro…)

La magia di Bordeaux spiegata in 10 minuti

Durante la serata di grande successo in trattoria dedicata a Bordeaux, Daniele Balan titolare dell’omonima e importantissima distribuzione di vini , è venuto a parlarci del grande amore e della grande magia di Bordeaux nei bicchieri degli appassionati di tutto il mondo. Una denominazione che ogni anno sa confermarsi e reinventarsi ma che ha una propria mitologia secolare che lo caratterizza e ne costituisce il fascino principale. (altro…)

La Napa Valley domani 6 novembre con San Francisco a God Save The Great Wine Capitals all’Hotel Bernini

Il 24 Maggio 1976 Steven Spurrier, un noto giornalista inglese organizza  a Parigi quello che sarà  ricordato come lo spartiacque tra la vecchia storia del vino e quella moderna, una degustazione “cieca” con vini a base cabernet sauvignon e chardonnay della Napa Valley (tra i quali Chateau Montelena) capaci di sconfiggere i mostri sacri da Bordeaux. (altro…)

Tutto il sapore del vino del Portogallo Martedì 6 Novembre a God Save the Wine Capitals!

Sotto il profilo vitivinicolo, fino a pochi anni fa il Portogallo viveva una netta dicotomia: da una parte il Porto e il Madeira, vini liquorosi famosi in tutto il mondo, dall’altra vini leggeri, semplici e vivaci, soprattutto bianchi e rosati messi in vendita in bottiglie di terracotta. Miniera di vitigni molto particolari, il Portogallo non ha sprecato il proprio patrimonio ampelografico proseguendo solo su queste due strade, ma sta vivendo una certa riscoperta e valorizzazione di vitigni autoctoni, grazie all’impegno di grandi gruppi e di case storiche che hanno dato nuova linfa alla produzione. (altro…)

Bilbao e vini di Spagna a God Save The Great Wine Capitals martedì 6 novembre all’Hotel Bernini

La Spagna è stata la nazione europea che negli ultimi 20 anni ha mostrato più progressi in campo sia quantitativo – è il terzo produttore mondiale di vino – sia qualitativo grazie all’intelligente espianto di vecchi vigneti e gli investimenti nella valorizzazione di nuovi territori e dei vitigni di grande tradizione e di quelli diffusi in tutto il vigneto mondiale. Sono così salite alla ribalta alcune regioni vitivinicole che a lungo erano state trascurate dalla viticoltura ispanica, come il Priorato e la Ribeira del Duero, dove, Vega Sicilia a parte, non esistevano validi presupposti che facessero pensare a una concreta rinascita di questa regione, che l’ha invece vista diventare una rivale formidabile per la storica Rioja. (altro…)

Tutto il vino del Sudafrica a Firenze per God Save The Wine Capitals martedì 6 novembre Hotel Bernini

Il Sudafrica è un paese molto più fresco di come ce lo immaginiamo, con vigneti quasi più vicini all’Equatore di alcuni nostri rinomati vigneti siciliani. Dalla caduta dell’apartheid in poi, il vino è diventato uno dei principali motori dell’economia (112 mila ettari a vigneto) e dell’occupazione, con una qualità in crescita costante  e una vocazione all’export (oltre il 50% della produzione) che ne ha permesso la conquista di molti mercati, Regno Unito e Germania in primis. E che non mancherà di solleticare e stimolare anche i vostri palati durante questo pomeriggio internazionale…
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