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Il senso di Antonello Colonna per l’accoglienza

Una cena o un pranzo non bastano certo per capire l’eccezionalità del personaggio Antonello Colonna e cosa continua a rappresentare per la nostra enogastronomia. All’apparenza più defilato rispetto alla banda dei cuochi che troviamo sempre sulle riviste, è un navigante di lungo corso che non ha mai smesso di innovare e pensare al benessere di una persona non solo a tavola ma molto più allargato, da come dorme a come passa il suo tempo libero. Ecco perchè mangiare all’Open Colonna potrebbe non essere sufficiente ma sarebbe molto meglio andare a trovarlo a Labico nel suo resort

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Rocca di Montemassi | la scoperta della Maremma e le potenzialità del Monteregio di Massa Marittima

Terroir tra i più frammentati e ricchi di potenziale, la Maremma tende a disperdersi in numerosi rivoli (Morellino di Scansano, Montecucco, Suvereto, Val di Cornia…) salvo poi essere sempre vittima di confusione e rischiare la perdità di identità agli occhi del consumatore. In mezzo alla Maremma, Zonin con il grande progetto Rocca di Montemassi rappresenta lo sforzo più ambizioso per valorizzare la DOC Monteregio, zona dove il Sangiovese è esuberante e ricco e può ricevere un tocco di grazia da uve internazionali senza esserne sopraffatto e dove i bianchi puntano sul Vermentino e sulla scommessa Viogner. (altro…)

La fattoria classica come portatrice di cultura e storia, San Michele a Torri e i Colli Fiorentini per esempio

La classica e quasi scomparsa “fattoria integrata” che produce tutto o quasi al suo interno ed è capace di essere autosufficiente è un miraggio quasi dimenticato ma oggi continuamente riscoperto e ricercato.  TRa i primi a ri-volerlo in tempi recenti, la Fattoria San Michele a Torri a cavallo tra Chianti e Chianti Classico mette il vino in una posizione speciale all’interno del sistema. Ne parliamo con Franca Betti e Nani Lavratti all’ultimo God Save The Wine in quel di Fiesole:

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Pace, cultura e cooperazione: la missione di Cormòns per raccontare il territorio

Forse il vigneto di 300 e passa varietà diverse di uve resta l’esempio più alto e significativo ma la Cantina Produttori di Cormòns ha altri elementi molto importanti con cui fare cultura e portare avanti la tradizone e il lavoro di un intero territorio.

Ne parliamo con Giuseppe Soini sullo sfondo del bellissimo Teatro Romano di Fiesole all’ultimo God Save The Wine. (altro…)

I navigatori e il vento in Maremma e l’idea del Chianti Classico, Rocca delle Macie e la cultura delle produzioni toscane

Dietro una etichetta si possono trovare molte parole e molte indicazioni e citazioni famose…ma se invece trova spazio una massima senza tempo dei marinani toscani significa che oltre le apparenze Rocca delle Macìe con i suoi vini vuole far vivere un’insieme di scorci e approfondimeti della cultura locale. E questo anche quando esce un vino come il Roccato che unisce sangiovese a uve forestiere..

Ne palrliamo con Giorgio Bistazzoni e Rossana Bucciarelli all’ultimo God Save The Wine al Teatro Romano di Fiesole. (altro…)

“Mario” ama il Pinot Grigio: ma come glielo possiamo descrivere? Ci proviamo con Santa Margherita

Due parole con Alberto Ugolini di Santa Margherita che con il successo Pinot Grigio è diventato un caso del vino mondiale. E visto che si parla tanto di consumatore medio non necessariamente espertissimo di comunicaizone del vino, come potremmo descrivergli un Pinot Grigio? Ci proviamo durante lo scorso God Save The Wine al Teatro Romano di Fiesole… (altro…)

Dalla Berardenga a Montalcino, Sangiovese e Pugnitello per la Toscana da San Felice

Cultura del vino è anche saper gestire i rapporti con gli istituti di ricerca e la tradizione. Agricola San Felice con il progetto Pugnitello e con le rigorose produzioni ogni anno in linea con il territorio sia nel Chianti Classico che a Montalcino, ha saputo dimostrare di che tipo di risultati si possono ottenere con le dovute interazioni.  Ne parliamo con Lorenzo Gigli all’ultimo God Save The Wine al Teatro Romano di Fiesole. (altro…)

Dall’ ampelos alla Maremma, Jacopo Nardi ci parla del progetto Ampeleia

Tra le realtà che dimostrano ampiamente che c’è davvero del nuovo in Maremma, Ampeleia si è subito distinta non solo per la qualità delle proposte ma quanto per la grande attenzione al territorio e al volerlo raccontare bottiglia per bottiglia. Ne parliamo con Jacopo Nardi durante l’ultimo God Save The Wine in quel di Fiesole, sul bellissimo scenario del TEatro Romano. (altro…)

L’idea del Chianti Classico di Greve (FI), tra classicità e innovazione degustativa scopriamone il profilo sensoriale in 10 video lezioni

Un territorio come Greve in Chianti ha tante realtà produttive e tantissime idee di Chianti Classico al suo interno ma anche molto tratti a comune come il fruttato ben deciso, una ciliegia e una fragola spesso in confettura sempre presenti, un profilo speziato accennato ma interessante di cuoio e tabacco e note balsamiche che fanno capolino dai vigneti più assolati. Averne accanto 10 campioni permette molti svolazzi e digressioni che con Leonardo Romanelli abbiamo cercato di catturare nella degustazione svolta al Museo del Vino di Greve al’interno di “Classico è”. (altro…)

Degustazione classica o innovativa? Match di improvvisazione degustativa Gori-Romanelli sabato 11 giugno a Greve per Classico è: a voi il verdetto!

Stavolta davvero “we want you” non solo per riempire il teatro di Greve in Chianti (e non dovrebbe essere difficile organizzarsi per un grand tour per gli ultimi giorni di Classico è) ma piuttosto per capire insieme a me, Leonardo e i produttori di Greve in Chianti se un vino debba essere sempre e comunque degustato in maniera classica oppure si possa scoprirlo anche in altri modi, diciamo “alternativi”.

La sfida si apre sabato 11 giugno alle ore 16:00 presso il Museo del Vino. E come funzionerà di preciso? (altro…)