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Ornellaia Bolgheri Superiore DOC 2021

La generosità scelta come nome identificativo dell’annata per Ornellaia 2021 è incarnato in un vino splendido che va subito a mettersi tra i migliori mai prodotti a Bolgheri in questi primi 30 anni di storia. Il vino è una cuvée di Cabernet Sauvignon (finito di raccogliere a ottobre), Merlot (prime due settimane di settembre), Cabernet Franc e Petit Verdot perfettamente maturo è di una complessità rara ma sempre elegantissima siapur a tratti debordante. Cassis, more di rovo, macchia mediterranea, ligustro, alloro, timo, ginepro e una idea precisa di eucalipto a snellire tostature e doni appena dolci. La bocca è di una soavità rara che commuove e fa sobbalzare al primo assaggio tanto è delicatamente intenso nel suo incedere. Lunghezza e intensità del tannino sono perfetti e corroboranti e ovviamente si esprimeranno al meglio se bevuto da solo tra qualche anno ma anche oggi decantandolo e aiutandosi con il cinghiale in dolce e forte di Paolo GOri regala una serata magica. (altro…)

Giovedi 18 aprile Ornellaia e Cinghiale in Palagina!

L’incontro più atteso tra la cucina più sofisticata della tradizione toscana con uno dei vini più iconici di Italia da qualche anno in stato di grazia quest’anno lo faremo in Palagina! Per salutare Ornellaia 2021 avremo uno spettacolare  menu completo e tutti i vini della Tenuta protagonisti di una cena luculliana nello scenario magnifico del Valdarno fiorentino… vi aspettiamo! E se non siete tranquilli di tornare a casa guidando, abbiamo una condizione speciale per voi per dormire direttamente lassù in campagna.

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Poggio Alle Gazze 2021 Toscana Bianco Igt Tenuta dell’Ornellaia

E’ tornato sul mercato da qualche anno, affiancando il rarissimo e prezioso Ornellaia Bianco, il Poggio alle Gazze, amatissimo bianco della costa Toscana uscito per la prima volta negli anni ’90. L’interpretazione della costa in bianco non è certo facile visto il clima e il caldo soprattutto degli ultimi anni ma la grande bravura in vigna e in cantina di Olga Fusari ha permesso nella 2021 un grandioso equilibrio.

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Le Serre nuove dell’Ornellaia Bolgheri DOC 2020 Tenuta dell’Ornellaia

Opulenza e stile rigoroso, Le Serre Nuove è progredito molto negli ultimi anni assumendo un rango molto più alto del classico “second vin” della Tenuta. Con il grand vin Ornellaia oggi più elegante e sfumato, Le Serre Nuove diviene l’alfiere della ricchezza sbandierata e salina di Bolgheri tra rimandi fruttati e corposi di more di rovo, mirtilli, cassis, floreale di viola e un cangiante sottofondo speziato e tostato di una complessità invitante.

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Ornellaia 2014 Bolgheri Superiore DOC “L’Essenza”

Annata considerata minore ma perfetta per esprimere un’idea di Ornellaia più rarefatta ed essenziale ma sempre affascinante, la 2014 ha tutto per affascinare chi lo stappa in questo momento. Naso straordinario con intensità speziata molto evidente, bordolese nella struttura con rimandi di sandalo, vetiver, verbena su un tappeto di sottobosco elegante e dimesso tra more di rovo, amarene, cassis. Imponente la parte di macchia mediterranea perchè il frutto è meno roboante del solito quindi si esaltano componenti altrimenti meno in primo piano. Il risultato al sorso soprattutto è di una profondità e una eleganza purissima, capace di far capire il fascino del terroir bolgherese in tutte le sue sfaccettature e finezze, compreso un tannino fitto e morbido che rinnova le sensazioni balsamiche ad ogni sorso. In abbinamento meglio su cacciagione da piuma che cinghiale o preparazioni eccessive viste il corpo esile e sfumato ed è anche un grande vino da chiacchera e da divertenti confronti con altre grandi zone da cabernet mondiali.

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Venerdi 17 marzo Ornellaia e Cinghiale!

Torna la serata dedicata al principe dei vini di Bolgheri con il piatto più impegnativo della cucina toscana preparato da Paolo Gori, il cinghiale in dolce e forte! Ma non sarà l’unico abbinamento goloso della serata…

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Le Volte dell’Ornellaia IGT Toscana 2020

Un vino immediatamente godibile, pronto e godereccio: l’impressione che ogni volta fa nel bicchiere il vino d’ingresso della Tenuta de L’Ornellaia è sempre festosa e inconfondibile. Unione di sangiovese di Toscana, merlot e altre uve di Bolgheri, rimarca forte una nota di viola mista a lavanda, pepe, lamponi e fragole in confettura e anche sfumature di tostatura delicata. Sorso che scatena golosità e piacevolezze assistite per un finale non banale e una agilità che non trascura una struttura capace di renderlo ottimo su abbinamenti importanti come tagliatelle al sugo di cinghiale e carni bianche.

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Ornellaia Bolgheri Superiore DOC 2017 – “Solare”

Un’annata la 2017 decisamente complicata in Toscana ma molto più gestibile sulla costa grazie ai venti e all’effetto mitigatore del mare ma anche un’annata perfetta per capire il nuovo corso di levità e piacevolezza di Ornellaia che con il suo grand vin ha iniziato dal 2015 un percorso di ripensamento su alcuni eccessi di potenza e muscolarità. Naso intenso e preciso, elicriso, lavanda, rosa damascata, incenso, fruttato rosso e nero, miele di tarassaco, note agrumate d’arancio, lentisco, alloro, mirto, ginepro, bellissima la speziatura da legno. Sorso stupefacente con lieve rugosità tannica e un filo di asciugatura che sconta l’annata ma niente che non possa essere compensato con un ottimo abbinamento in tavola (cinghiale in dolce e forte nel nostro caso). Nel finale ritorna il balsamico con prepotenza e una nota dolce splendida di frutta. Vino di una beva sontuosa ed elegante a dispetto di tutto e tutti, davvero un grande esempio della magia che Bolgheri riesce ad esprimere nei bicchieri.

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Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri DOC 2019

Il second vin della Tenuta dell’Ornellaia è una diversa interpretazione del territorio boglherese e dei vigneti della tenuta dove il merlot sale in cattedra (54%) in maniera sontuosa e ricercata con un riecheggio di stilemi propri di Masseto e al contempo mantenendo struttura ed eleganza di Ornellaia. La dimensione oggi di LE Serre Nuova è più che mai quella della ricercatezza e intensità ma non scevra da freschezza piccante e sottigliezze tanniche. Naso con note di cassis, mirtillo, more in confettura, elicriso e macchia mediterranea si integrano perfettamente con note tostate e di ebanisteria nobile benissimo tratteggiate. Bocca con ritorni balsamici di resine ed eucalipto, bella la sensazione tannica che interpreta benissimo l’annata 2019.

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La cucina del cinghiale dall’antipasto al dolce

Paolo Gori racconta il cinghiale alla quinta ovvero cinque modi di usare il cinghiale in cucina e volendo anche per un pasto completo dall’antipasto al dolce. Si parte con il prosciutto abbinato a carciofi sott’olio  e un grande vino rosa quindi si passa alla farinata gialla versione rinforzata con brodo con testina del cinghiale. Come primo le tagliatelle con il sugo del Cinghiale in umido (senza macinatura ma tenuto grossolano). Quindi si arriva al piatto principale ovvero il Cinghiale in Dolce e Forte e infine la schiacciata alla fiorentina preparata con lo strutto del cinghiale stesso.

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