tasca d’almerita

Sabato 27 Ottobre a Vicenza Durello & Friends: vini da vertigine quando la montagna fa il metodo classico!

Torna Durello&Friends e stavolta per la regola dell’alternanza con Verona saremo tutti a Vicenza a Villa Bonin a parlare del nuovo fenomeno emergente in bollicina d’Italia ovvero il Monti Lessini e il Durello Spumante. Metodo classico e Martinotti che esaltano il carattere della durella, l’antica uva dalla leggendaria acidità che stavolta se la vedrà contro i metodo classico più estremi e di montagna d’Italia dalla Val d’Aosta fino all’Etna passando per Trentino e Alto Adige con il precursore Josef “Arunda” Reiterer. Vi aspetto sabato 27 ottobre prossimo dalle ore 19 ma non finisce lì…

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Tasca d’Almerita, energia siciliana per God save The Wine il 17 Marzo a Milano

Poteva mancare la Sicilia al nostro luccicante evento milanese del prossimo 17 Marzo al Duomo21Nelle campagne suggestive dell’etroterra siciliano tra Palermo e Caltanissetta ha origine la storia di Tasca D’Almerita, nata nel 1830 nell’ex feudo di Regaleali, un luogo suggestivo che gode del microclima ideale per la coltivazione delle viti, grazie ad un’altitudine che varia dai 400 ai 750 metri sul livello del mare, e ad una influente escursione termica. Una viticultura consolidata da circa un millennio in queste zone, dove la selezione delle viti è stata la chiave dell’ammodernamento dell’industria agraria di fine ‘800. Ispirata dalle tradizioni delle nobili origini, oggi l’azienda punta sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni, avvalendosi di vigneti in diverse provincie siciliane, come quelli a Salina e Mozia e le uve dell’Etna. Il fil rouge che lega l’importante produzione di Tasca d’Almerita è la ricerca costante di un carattere elegante e distintivo, che rappresenti la produzione siciliana dalla potenza gentile dei vini rossi, agli inconfondibili profumi ed aromi dei vini bianchi, per finire con le sensuali morbidezze dei vini dolci. (altro…)

Energia e Cambiamento con Castello di Gussago a God Save the Wine Milano 17 Marzo

Da qui al 17 marzo ne approfittiamo per presentarvi le aziende che animeranno il God Save The Wine al Duomo21… Oggi siamo sulla collina “la Santissima”, conosciuta anche come colle Barbisone, dove da sempre si trovano vigneti usati nei secoli dai monaci della zona. Con una superficie di circa quindici ettari, di cui quattro alla Santissima e undici sparsi attorno al Comune di Gussago, questi vigneti sono pregiati di un territorio unico, caratterizzati da suoli franco-argillosi e ricchi in scheletro; terrazzati, esposti al sole o racchiusi nei broli, per custodire il calore di ogni raggio.  Uve Chardonnay e Pinot Nero, vendemmiate a mano e almeno 25 mesi di affinamento in bottiglia per preservare i profumi più delicati rappresentano il credo della famiglia Gozio che oggi vinifica le uve da 15 ettari vitati totali di cui 4 in quota, terrazzati con terreno franco argillo calcareo, attorno all’antico convento e 11 distribuiti nel comune di Gussago, caratterizzati da terreni morenici sciolti con una buona componente di scheletro. (altro…)

Isole di Piacere, piccola guida al vino che vede il mare

Tempo di partenza per le vacanze estive: tra le mete più ambite anche a livello internazionale ci sono le numerose e splendide isole di cui l’Italia è ricca, un patrimonio inestimabile che caratterizza il nostro Belpaese, non solo dal punto di vista turistico ma anche enologicamente parlando. (altro…)

Gioielli in bottiglia per Natale e riserve speciali per collezionisti, guida alla scelta del regalo vinoso

Ogni anno escono migliaia di etichette di vini e qualcuna di queste con il tempo diviene rara, preziosa e ricercata da tanti collezionisti non necessariamente per il suo valore quanto per il fatto che rappresentano un momento speciale e una fotografia unica dell’annata che le ha prodotte. Non sempre si possono acquistare, spesso solo si può sperare di berle, ma se capita l’occasione possono diventare un regalo di Natale straordinario per ogni appassionato. Ne parliamo su Business People in edicola, qui di seguito un piccolo riassunto… (altro…)

Tenuta di Nozzole Pareto 2004 IGT Toscana Folonari

Un campione di razza che nasce sul modello bordolese del vino da lungo invecchiamento. Frutta rossa e nera quasi parossistica di una intensità incredibile con tanto apporto di legno a inseguire un modello chiaro. Il risultato impressiona e accarezza i sensi pur puntando decisamente su emozioni forti e primigenie. In bocca macchia e conquista ma il bello deve ancora venire, la sapidità il tannino e l’acidità sono quelli giusti per ancora qualche anno di gloria davanti. (altro…)

Maestro Raro Felsina Berardenga 2004

La classe di giuseppe Mazzocolin ma soprattuto lo straordinario terroir della Berardenga in uno dei migliori Cabernet italiani di sempre. Accenni di goudron, frutta rossa e nera sotto spirito, mirto e balsamico mentolato regalano un naso ricco e suadente mentre in bocca il vino è fine, delicato, avvolgente e che si fa ricordare a lungo. (altro…)

L’erta di Vigliano 2006 Paolo Marchionni

Da Scandicci la scommessa di San Martino alla Palma passa attraverso un cabernet che viene mirabilmente alleggerito e migliorato da un sorprendente sangiovese. Naso lieve elegante dove amarena e durone del sangiovese si sposano con peperone, mirtillo e pepe del Cabernet a dare un vino elegante e finissimo. Bocca da tavola, immediata e sfaccettata quanto basta a richiedere un altro sorso. (altro…)

Oro della Cercatoia 2009 IGT Toscana | Moreno Sonatori Gino Carmignani e i segreti di Montecarlo

La scommessa di fare un grande Cabernet in zona d’elezione per i bianchi può dirsi vinta o almeno iniziata benissimo sotto l’egida di Gino Fuso Carmignani, una delle figure più carismatiche del vino toscano. Moreno Sonatori è il proprietario che crede nel progetto e viene fuori con una prima annata impressionante per grazia e ricercatezza. D’impatto, grazioso fruttato non esagerato, legno ben integrato e appena percepibile, nota di peperone lieve e grandissima sapidità. (altro…)

Jacopo Biondi Santi Montepaone 2000 IGT Toscana

Scommessa maremmana per Jacopo Biondi Santi, si presenta a 11 anni dalla vendemmia con un bel colore ancora ben presente e buona vivacità. Profumi che si dispongono sul pout pourri floreale e la frutta sotto spirito con note di tabacco e alloro ben in evidenza. Bocca in stato di grazia con un equilibrio notevole tra le varie parti. (altro…)