terrazza brunnelleschi

Sale mare e vino, il territorio di Castiglion della Pescaia dice la sua per questa Estate

Da sempre interprete principale e in gran parte scopritore delle potenzialità enoiche di questo lembo di Toscana, Tenuta la Badiola nel tempo è riuscita a far parlare di sè per tante iniziative capaci di potenziare la vocazione turistica della cittadina Toscana. Ma soprattutto far ricredere sulle potenzialità enoiche di questa zona grazie alla qualità e alla franchezza dei suoi vini.

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Da Greve in Chianti, un sangiovese “classico” rosato che va oltre il salasso

Si può affermare che la tradizione chiantigiana del rosè, che comincia ad essere corposa, preveda in gran parte l’uso del salasso con la conseguenza di avere vini molto incisivi e al limite dell’aggressività che li rende amati da una gran parte del pubblico. Ma la duttilità del Sangiovese in zone meno vocate per la potenza e per il grande rosso può dare soddisfazioni se vinificato in rosato lieve e delicato. (altro…)

Sangiovese e biologico, un amore che a Panzano diventa tre tipologie di vino

Nell’enclave biologico (e spesso biodinamico) di Panzano c’è spazio anche per uve autoctone ma alcune aziende come Il Molino di Grace, fin dall’inizio hanno puntato tutto sull’espressione del Sangiovese che in poche altre occasioni oltre a Panzano riesce ad esprimersi in maniera così costante, fruttata e ricca di sapidità. Sangiovese d’annata per un Chianti Classico saporito e fruttato, per una Riserva elegante  e per un ricco Gratius che ne rivela il lato speziato e complesso. (altro…)

Esistono almeno due Sicilie nel bicchiere? Gusto giovane e classico nel bicchiere, cosa ci offre l’isola

Poche terre come la Sicilia hanno saputo attraversare un periodo di boom quasi irrazionale come negli anni 90 per poi sapersi focalizzare sulle proprie reali potenzialità. Il momento attuale vede da una parte proposte sempre giovani e attuali (ben incarnate da Baglio di Pianetto con la sua linea “Y” che sta appunto per Young, giovane) e altre più classiche e imponenti anche se realizzate con maggior rigore che in passato. (altro…)

Il Vino della Pace diventa “grande”, scopriamo l’annata 2011

Nato quasi per una scommessa enologica e per la voglia di dimostrare che si può realizzare un simbolo della diversità del mondo dell’uomo in un bicchiere, il Vino della Pace giunge con l’annata 2011 ad una forma meno mosaico e più vino grazie all’impegno in cantina che ne ha saputo tirar fuori caratteristiche armoniche e meno contrastanti che in passato. C’è ancora la bella intensità dei vitigni aromatici che spingono e animano il naso ma la bocca adesso è più centrata sul frutto giallo e sulla speziatura nobile e raffinata con un finale che fa intravedere una evoluzione interessante in bottiglia (e infatti finalmente sono arrivate anche le magnum). Un vero mix di uomo e natura che si uniscono a dare un vino friulano ma anche universale.

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Momenti da vino bianco, tre proposte di gusto e intensità diverse da San Gimignano

Anche la Vernaccia di San Gimignano ha smesso da tempo di essere un vino normale e solo “piacevole” per abbracciare una riscoperta del territorio e la sua vocazione. Non sarà mai un vino di moda o presente su tutte le tavole (anche perchè la produzione è limitata) ma sa procurare una proposta adatta a tante situazioni che si possono presentare nella vostra Estate. Una Vernaccia “annata” 2012 per un aperitivo al bar, una selezione 2011 per un pranzo leggero con abbinamenti di mare e crostacei e una Riserva con qualche anno alle spalle (2009 o 2010) per una cena più importane ed elaborata o una serata a chiacchera…

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Tre vini per tre situazioni estive: cena romantica, grigliata e tramonto in spiaggia

Piccolo gioco di ruolo per capire come d’Estate sia fondamentale saper abbinare il vino  e non stiamo parlando di tabelle e incroci di sapori e profumi ma tre situazioni tipo ovvero un tramonto romantico in dolce compagnia, una grigliata con amici e una cena romantica, tre momenti in cui Rocca delle Macie ha proposte interessanti e perfette per l’occasione.  (altro…)

Chianti è anche estate, basta che sia “governato”

Il paradosso di un vino ottenuto in parte da uve passite riesce ad essere fresco ed estivo, questo è in sintesi il Chianti Governo di Melini un ritorno al passato che non è solo una trovata di marketing per riscoprire il passato ma una attualizzazione di una tecnica che esaurita la sua missione di animare un sangiovese spento e acidulo, rinasce per enfatizzarne sentori ed equilibrio nonchè bevibilità aggiunta ad un corpo non indifferente. Di certo si fa prima a berlo che a raccontarlo perchè è un vino che racchiude bene il concetto di complessità realizzativa e semplicità di consumo. (altro…)

La specializzazione del Franciacorta Satèn, quali le sue reali potenzialità?

C’è solo un’azienda in Franciacorta che si è dedicata anima, corpo e produzione al Satèn e che ne ha saputo modificarne le sorti da curiosità enoica a tipologia affermata e ricercata da tanti al punto da far pensare che fosse la cifra più rappresentativa di un territorio. Oggi possiamo dire che la Franciacorta riesce ad esprimere anche altre tipologie a livello molto alto ma l’esperienza di Contadi Castaldi con il suo Satèn e il lussureggiante ed elegantissimo Soul Satèn vale sempre la pena di essere riscoperta nel bicchiere.

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Storia del Prosecco DOCG e delle sue vallate, meta estiva alternativa niente male…

In tempi di globalizzazione del Prosecco è quasi d’obbligo per l’appassionato andare a ritrovarne radici e suggestioni nella zona in cui il fenomeno Prosecco è nato e cresciuto ovvero la Valdobbiadene che ancora oggi custodisce aziende piccole e attente alla natura e al territorio più che  ai numeri e al fatturato.

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