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Dom Perignon P2 1998: occasione unica di assaggio a Taormina Gourmet e poi verticale di Tignanello e Chianti Classico Gran Selezione

Non bastasse il clima che ci chiama al mare, ci sono tantissime buone ragioni per venire a Taormina Gourmet questo fine settimana. Non fosse altro che per la sontuosa verticale di Dom Perignon che ci porterà a scoprire la nuova dimensione del tempo di questa cuvèe che assaggeremo in diverse fasi di evoluzione sia in bottiglia che in cantina. Dalla freschezza della 2004 passando per la grinta e impetuosità della 2003 rosè , la magnificienza dell’annata 1996 dopo 15 anni sui lieviti arriveremo a scoprire l’appena uscita 1998, da sempre foriera di sorprese gustative in Champagne. (altro…)

Villa Barberino Nunzi Conti il 17 Luglio si prepara a Vino dell’Estate God Save The Wine sulla Terrazza dell’Hotel Baglioni

I quattro animaletti “famosi” del Chianti Classico sono diventati il simbolo di questa azienda che ha saputo far discutere sulle potenzialità di un territorio meno celebrato di altri della denominazione ma con un carattere unico e particolare che secondo noi saprà trovare il suo posto anche con il sole dei prossimi mesi. (altro…)

Nunzi Conti, il nuovo Chianti Classico di San Casciano si presenta al God Save The Wine dell’11 Dicembre a Firenze, Hotel Bernini per Auguri DiVini 2013!

Incastonati tra i vigneti della Curia attorno alla bellissima Pieve di Campòli e quelli del Tignanello, ecco un’azienda familiare con una lunga storia di produzione e conferimento a realtà più grandi della zona che si decide a imbottigliare per conto proprio con l’idea di proporre qualcosa di territoriale e riconoscibile in questa zona di Chianti Classico fiorentino molto meno conosciuta di quanto dovrebbe. (altro…)

A scuola di SuperTuscan | Antinori e le convinzioni del territorio tra Sangiovese e seduzioni alloctone

Molti giornalisti del settore li vedono come fumo negli occhi e ritengono quasi offensivo doverne parlare ma alla prova delle aste tocca rimettere in discussione molte convinzioni sulle potenzialità del nostro vigneto all’estero. Non ci fossero stati Tignanello, Solaia, Cervaro della Sala e Bolgheri in genere, per molti il vino italiano sarebbe ancora il Chianti nel fiasco e via andare. Ci sarà pure una bella percentuale di autocelebrazione nella presentazione di alcune vecchie annate di casa Antinori prima dell’asta da Pandolfini a Firenze lo scorso 13 Marzo ma in effetti anche guardano altrove, i supertuscan dettano legge per cifre e notorietà in un settore dove in pratica solo Barolo e Brunello di Montalcino rappresentano occasioni di acquisto interessanti e pezzi ambiti dai collezionisti. (altro…)