vino

Venerdi 15 Marzo i cru di Rocca delle Macìe tra Maremma e Chianti Classico in trattoria

Si prospetta una serata davvero sfiziosa quella prossima con Andrea Zingarelli con i cru di Rocca delle Macìe , la storica azienda di Castellina in Chianti che in Maremma è sempre stata protagonista con il Morellino e ora fa sul serio anche sul vermentino con un cru di altissimo livello, ovvero L’Aja Bruciata da una vigna di 5 ettari su suoli di tessitura franco sabbiosa, con la presenza di arenarie quarzose. Lo accompagnerà una  verticale della Gran Selezione Sergio Zingarelli 2010-2019, cru ormai storico ottenuto dal vigneto le Terrazze a Castellina , posto ad una altitudine media di 330-340 slm, terreno franco-argilloso, molto calcareo e ricco di scheletro; argilla 35%, limo 37%, sabbia 28%.. In abbinamento un grande menu a cura di Paolo Gori che metterà in evidenza le sfumature dei vini.

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Montevertine IGT Toscana 2002

Montevertine 2002 inteso come vino fondante aziendale fu l’unico vino prodotto in quell’annata storta che fu la piovosissima 2002 che vide confluire nel Montevertine tutte le migliori uve aziendali comprese quelle del Pergole Torte e fu affinato in barrique perchè “libere” dal vino principe aziendale. Questa operazione fu ripetuta anche nel 2005 ma con più tranquillità e preparazione. Qui all’epoca ci fu invece da inventarsi un vino diverso e oggi possiamo dire che l’operazione riuscì davvero alla grande.

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Il mio Nudo Langhe DOC Chardonnay 2022 Montalbera

Dai vigneti delle Langhe di proprietà di Montalbera arriva questo classicissimo chardonnay di buona complessità e grande piglio fruttato accattivante. Al naso lieve tropicale, tanto agrume e quel mix di burrosità e affumicato che stuzzica l’immaginazione quanto basta da renderlo un piacevole aperitivo ma anche capace di reggere carni anche importanti, il passaggio in legno fa il suo dovere allargando la sua gamma di aromi, irrobustendolo senza appesantire.

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La storia del Montevertine

Martino Manetti racconta nel video catturato durante la verticale in Trattoria come nasce Montevertine di Montevertine. Un vino spesso difficile da inquadrare stretto come è tra l’immediatezza del Pian del Ciampolo e la sontuosità elegante di Pergole Torte. IN realtà si tratta del vino fondante dell’azienda perchè rappresenta l’evoluzione del  Chianti Classico originariamente prodotto dal 1972 fino al 1982 quando è diventato Montevertine Riserva, impropriamente etichettato così ovviamente  da Sergio Manetti.  E’ quindi il vino tradizionale prodotto ininterrotamente nella fattoria fin dall’inizio, cambiato negli anni perchè dapprima era fatto da vigneti più vicini alla fattoria poi piano piano vigne più giovani o di seconda selezione del Pergole.

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La mia Nuda Nizza DOCG 2021 Montalbera

L’ingresso nella Champions League delle Barbera da parte di Montalbera con questo LA Mia Nuda è decisamente centrato e deciso. Opulenza e carnosità accompagnano il naso dopo un colore ipnotico blu ceruleo che rapisce lo sguardo. Naso tra frutta di bosco, spaziatura e pepe nero , cassis, lavanda e balsamico tra eucalipto e alloro senza tralasciare le belle note tostate di legno ben scelto.

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Venerdi 9 febbraio Montevertine in verticale 2002-2019

Finalmente ci siamo, Montevertine in verticale! Andiamo alla scoperta della “riserva” di casa Manetti con Martino che ci condurrà nell’assaggio di annate storiche di questa etichetta che abbisogna del giusto temp per esprimersi al meglio. In abbinamento un menu gustoso e ricco a cura di Paolo Gori che ci permetterà di esaltarne tutte le sfumature. Assaggeremo 2002, 2008, 2013, 2014, 2016 e la splendida 2019!

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Pakravan Papi Campo del Pari Igt Toscana 2015 Merlot

L’esaltazione del merlot sulla Costa Toscana è stata fatta a Bolgheri ma prosegue anche a Riparbella con esiti notevoli come dimostra l’equilibrio e la compattezza di questo campione di razza da parte di Pakravan Papi. L’annata 2015 la ricordiamo per ricchezza e intensità ma qui c’è la componente microclimatica di Riparbella a fare la differenza che regalano note belle fruttate rosse e nere di frutta di bosco poi tocchi pepati e balsamici, cumino e menta.

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Passito di Ruchè VINO DA UVE STRAMATURE Montalbera

Ecco il Ruchè che riepiloga la storia e la tipicità di questo vitigno a lungo relegato in versione dolce per via della sua esuberanza zuccherina. Il passito da uve stramature di Montalbera ha un naso caleidoscopico tipico dei vini da uve passite ma con la bella nervosità di quelli a bacca rossa. Note intense di amarene, ciliegia, fico nero, albicocche, cannella e vaniglia che si sommano a pepe, rosa candita, arancio rosso e cardamomo.

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Lodoli Gran Selezione Il Colombaio di Cencio Chianti Classico 2020

La gran selezione Chianti Classico Lodoli precedentemente conosciuto come Montelodoli (era un IGT) mette a frutto le conoscenze sviluppate in questi anni dal Colombaio di Cencio di Andrea Farinetti enologo della casa in termini di vinificazione con grappolo intero. Nel serbatoio d’acciaio inox che avviene la fermentazione del mosto infatti viene messa a strati uva non diraspata e uva diraspata in maniera da alternare la la composizione della di quello che c’è nel serbatoio e i processi che si sviluppano sono varie fermentazioni con diversi lieviti contemporaneamente e che portano la diversa soluzione e composizione percentuale del mosto.

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Laccento Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG 2022 Montalbera

Questa edizione 2022 del classico di Montalbera, Laccento ha un bel naso di rosa canina e bulgara, incenso e lamponi, confettura di fragole e ribes rosso, dolcezza che emerge e seduce subito, sorso di bell’equilibrio e freschezza, tannino felpato ma tutt’altro che assente, ritorni mentolati, timo, anice e lievissima traccia calorica di frutto che emerge e chiude in un bel finale. (altro…)