vitigno

Côte Rotie AOP 2020 Domaine Jamet Magnum

Esemplare meraviglioso questa magnum per capire e apprezzare la capacità di Jamet nell’esaltare la syrah. Un incanto di questo Cote Rotie 2020 con cassis, pepe bianco, muschio e rassicuranti folate balsamiche di resina di bino, eucalipto, bergamotto. Splendido anche il palato, concentratissimo e stratificato tra frutto, spezie e tocchi esotici nel finale ferroso e lunghissimo che macchia bicchiere e linga a lungo.

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MNRL Syrah Vigna di Mandranova CRU Alessandro di Camporeale Monreale DOC 2019

Annata insolitamente fresca a Camporeale e la syrah nelle mani di Benedetto Alessandro Camporeale risponde in maniera rodanese splendida fresca pepata e con quel tono di vegetale bellissimo che non sempre spunta fuori a queste latitudini. Spezia e finezza, cassis e tapenade ne fanno un quadro olfattivo ricercato e vitale con una lunghezza impressionante e che merita di essere seguita nel tempo per apprezzarla al meglio.

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Gabriele Mazzeschi Blanc de Noirs Metodo Classico Sangiovese

Esordio in bollicine per Gabriele Mazzeschi con un sorprendente metodo classico da sangiovese che rende giustizia a vitigno e territorio. Bollicine non finissime ma decisamente gustoso il naso tra arancio susina matura e amarene che proseguono in bocca in maniera allegra e convinta.

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Semetipsum 2012 improvvisazione e costanza a Bolgheri tra uomo territorio e vitigno con Michele Satta

Dar luogo ad un evento che si chiama “se stesso” che vuol sottolineare la magia di un luogo e l’identificazione di un territorio con i suoi vini e lasciar spazio all’improvvisazione (a tratti geniale) di due artisti è impresa ardita e quasi contraddittoria ma che riesce solo se i due artisti sono ispirati e grandissimi e davvero fusi in un’unica idea come è accaduto ieri sera a Castagneto Carducci a Rita Marcotulli e Michele Rabbia, complice anche una regia di luci e immagini di Petulia Mattioli. (altro…)

Convegno Biodinamica Cerreto Guidi: Rita Mulas e il terraforming del Carignano del Sulcis a Portoscuso

Rita Mulas in qualità di direttore tecnico Convegni della Villa Medicea che ogni anno ospita il Convegno  ha l’onore di aprire la mattinata e insieme al prof Scalabrelli Università di Pisa ci presenta il  Progetto pilota del Polo del Carignano a Portoscuso, un esempio di come la biodinamica possa diventare una parte importante nella bonifica e riqualificazione di un sito degradato da attività industriali minerarie ma non solo. Istruttivo e in parte triste come sempre vedere certi obbrobri ed errori, ma un progetto che ci da un carico di ottimismo per il futuro. (altro…)

Cenaja Toscana Vermentino Vendemmia tardiva 2008 Igt Bianco

Particolare vinificazione con un 10% di uve passite per ottenere un vino corposo e leggermente abboccato. Bella la nota piena di pesca e albicocca in apertura, appena screziato di note minerali quasi gessose. Appena accennata la gamma aromatica di erbe officinali ma presente sullo sfondo. (altro…)

Pagliatura Maremma Toscana IGT Vermentino Fattoria di Magliano 2009

Un campione di vendite che incarna lo stile moderno asciutto e ruffiano con una breve permanenza sui lieviti che dona sentori particolari di crosta di pane che fungono da contraltare alle note di albicocca, di pesca, di tiglio e rosmarino che ne completano il bouquet. (altro…)

Candia Colli Apuani «Lacrimae solis» Roberto Castagnini Amabile 2009

Una categoria (amabile) tradizionale e ricca di storia per un vino in punta di piedi che ci fa sentire note vicini davvero a certi Furmint ungheresi con una speziatura diffusa mista a profumi di mela e pesca. Timo e mentuccia ne fanno quasi un mojito sussurrato, elegante e dolcemente coinvolgente. (altro…)

Montecucco DOC Vermentino «Melacce» Collemassari 2009

Esempio dei più lampanti della moderna enologia applicata ad un vitigno già di per sè adatto al mare, ecco un Vermentino che raccoglie influssi marini non poi così troppo lontani e al contempo raccoglie gli stimoli di un Montecucco regolato dall’Amiata alle spalle. (altro…)