Per chiunque abbia pogato su Ogni adolescenza e si sia cullato su Il Mondo Prima e abbia ballato Country Boy questo disco sarà croce e delizia, ma una volta che i suoi ritmi ti si saranno insinuati dentro, sarà il solito grande incantesimo delle facce di teschio, magari solo un poco meno favola e un poco più realtà.Però all’inizio un pò delusi si rimane anche perchè “La ballata delle ossa” è il solito grande pezzo dei TARM con la verve giusta e il ritmo malinconico skazzone che ci piace sempre tanto mentre gli altri pezzi sono molto più sussurrati, a volte persino più pessimisti del solito. Fanno capolino momenti sempre più lunghi e importanti di ska, di raggae e il punk rimane sempre un’attitudine più che uno stile musicale. Momenti dolci ci sono, come  La Faccia delle Luna, qualche altro disperato come La Cattedrale di Palermo. Poetica del disco raccolta poi appunto in Primitivi del Futuro che potrebbe essere un inno per la Slow Food del Terzo Millennio, semprechè qualcuno riesca a farla ascoltare a Carlo Petrini..

Un disco da grandi insomma, un po’ disilluso e rassegnato con poca e dosatissima rabbia, come è giusto che sia. Da ascoltare a lungo prima di emettere giudizi, in ogni caso magnetico come pochi.

PS:

nessun gruppo (quasi) al mondo sa comunicare così al mondo riguardo ad un proprio disco, ovvero mettendo su 6 episodi di un cartone animato dove si possono ascoltare pezzi di quasi tutti i brani del disco e nel frattempo capirne la poetica e ogni signficato sotteso grazie all’intervista dei 3 con un alieno rosso. Enormi, ed enorme come sempre Davide Toffolo, blogger “scrivere canzoni è un pò come fare disegni“.

Ecco qui l’ultima parte, le altre le trovate sul canale Tube dell’etichetta discografica:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=KTTQu56v8hU&feature=player_embedded[/youtube]

E il video del primo romantico estratto dal disco, che parla ovviamente di adolescenza:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GLZxZpT9owE&feature=player_embedded21[/youtube]